Non siamo ancora in grado di stabilire se Blue Whale, il gioco nato in Russia che adesca ragazzini deboli e in difficoltà per poi spingerli al suicidio, sia una bufala o meno.
Sembra però che i video dei suicidi mostrati da Le Iene non fossero così veri: su Facebook, infatti, è stato caricato una video inchiesta di “Alici come prima” attraverso cui si è dimostrato che le clip dei suicidi di giovani ragazzi russi mostrate dalla trasmissione di Italia 1 non erano affatto veritiere.
Il video in questione, che potete vedere qui sotto, ricostruisce per filo e per segno l’origine di ciascuno di quei filmati, dimostrando appunto come non abbiano alcun legame con Blue Whale. Anzi, nella gran parte dei casi si parla di video caricati in rete molto tempo prima della psicosi Blue Whale e addirittura da altre parti del mondo che nulla hanno a che fare con la Russia (per esempio, ce n’è qualcuno proveniente dall’Ucraina e un altro ancora dalla Cina).
Interpellato sulla questione, Matteo Viviani, l’inviato de Le Iene che si è occupato del caso Blue Whale, ha risposto: “Quei video me li ha girati una tv russa su una chiavetta. Ammetto la leggerezza di non averli verificati, ma erano comunque esplicativi di ciò di cui parlava il servizio”. Quei video, a detta di Viviani, “erano comunque un semplice punto di partenza per parlare della questione. In fondo cambiava qualcosa se avessimo messo una voice over di 4 secondi in cui si diceva che quei video non erano collegati a Blue Whale?”.
Probabilmente, per ragioni di credibilità, trasparenza e rispetto, sì, qualcosa sarebbe cambiato.