Una delle cose che ci trova a dire sempre più spesso è il classico “non ho tempo”. Una semplice frase che se fino a qualche anno fa veniva usata per trarsi d’impiccio ed evitare situazioni scomode, oggi è sempre più vera ed il più delle volte viene usata anche per rinunciare a cose che, invece, si avrebbe piacere di fare.
Ma dov’è finito, improvvisamente, il tempo libero? Incuriosito da questa stranezza Adam Alter, psicologo della New York University si è impegnato in una ricerca che lo ha portato a scoprire la causa. Un motivo che per alcuni sarà ovvio e che forse lascerà altri davvero sorpresi. Il tempo è stato mangiato dai social e dall’uso di telefonini e pc.
Attraverso un grafico, Alter ha infatti messo a confronto tre anni in particolare, il 2007, il 2015 ed il 2017. Ciò che è emerso è che il tempo dedicato al sonno, al lavoro e a quanto occorre per sopravvivere è rimasto praticamente invariato.Quel che è mutato è invece il tempo passato davanti ad uno schermo. Se nel 2007 si passavano poche ore davanti alla tv, con gli anni ad essa si sono aggiunti pc e telefonino. Il tempo trascorso tra social e navigazione sul web ha quindi sottratto del tempo alle ore di libertà da trascorrere con chi si ama o, più semplicemente, da dedicare a se stessi, magari leggendo un buon libro o concedendosi una passeggiata.
Un problema che si potrebbe risolvere con poco, ovvero dimenticandosi di tanto in tanto della tecnologia, disattivando le varie notifiche, togliendo la suoneria dal cellulare quando si è fuori e, sopratutto, imponendosi delle regole ed abituandosi a ricorrere il meno possibile ai vari social. I tempi morti sono infatti quelli che se sommati tra loro potrebbero ridare vita al tempo libero.