Un nuovo caso di Blue Whale, il gioco del suicidio nel ravennese. Ad essere succube di questo gioco è una studentessa 14enne la quale aveva postato sui social network una foto in cui erano evidenti le lesioni che si era procurata in un braccio in quello che costituisce uno dei primi passi del cosiddetto “gioco del suicidio”.
La polizia per fortuna è intervenuta in tempo. L’episodio era stato dapprima segnalato dalla scuola frequentata dalla ragazza, che ha avvertito immediatamente la famiglia della giovane in modo tale da proteggerla da ogni tipo di rischio e pericolo, poichè come è noto a tutti il gioco prevede inizialmente delle autolesioni da farsi e da mostrare, e le prove via, via si fanno sempre più severe fino a portare i ragazzi al gesto estremo, quello del suicidio gettandosi dall’ultimo piano di un edificio e farsi fotografare mentre si gettano nel vuoto per dare dimostrazione del compimento della prova avvenuta con “successo”.
La segnalazione è dunque, giunta agli agenti della polizia, i quali stanno svolgendo ulteriori indagini per poter identificare eventuali responsabilità.
La Questura di Ravenna ha invitato i genitori a monitorare costantemente il comportamento dei loro figli, soprattutto se adolescenti.
Del Blue Whale in Italia se ne sta parlando molto e pare che in alcuni punti di Italia, ci sono state addirittura alcune segnalazioni di ragazzini pronti a suicidarsi. Nelle ultime settimane si sono rincorse notizie di centinaia di suicidi in Russia e non solo. Ormai sembra che questo gioco stia diventando virale tra i ragazzini.
Moltissimi i post in italiano che mettono in guardia sul pericolo del gioco. Blue Whale non è una fake news come molti hanno affermato ma si tratta di un fenomeno reale, che non va affatto sottovalutato.