Avere in casa un animale da compagnia è molto soddisfacente, tuttavia come per gli esseri umani anche per gli animali molte volte può accadere che non stiano bene per diversi motivi. Diverse sono le patologieche possono colpirli, tuttavia, con una sana alimentazione e con una buona attività fisica molte malattie possono essere prevenute.
Ma oggi parliamo di una patologia molto rara nel gatto, ovvero l’ipotiroidismo. L’ipotiroidismo nel gatto è stata riconosciuta come una malattia ormonale autosomica recessiva, molto rara e può colpire ogni razza di gatto.
Detto questo, vediamo i sintomi che si possono avvertire:
- aumento di peso
- alopecia che si manifesta sulla coda, dorso, carpo e garreti
- letargia
- ipotermia
- otite esterna
- bradicardia
- dermatite secca seborroica non pruriginosa
Nei gatti Abissini invece, è stata descritta una forma di ipotiroidismo ereditaria avente i seguenti sintomi:
- dimensioni ridotte
- crescita stentata
- grave letargia
- bradicardia
- gozzo tiroideo
- stipsi
- infantilismo
Molto spesso nei felini si manifesta tale patologia per via dei trattamenti troppo aggressivi effettuati per l’ipertiroidismo.
Diagnosi e terapia
Per poter meglio comprendere se effettivamente il felino sia stato colpito da questa patologia bisogna sottoporlo ad una serie di esami specifici. La misurazione di alcuni ormoni si rivela di vitale importanza.
Per quanto riguarda la terapia, essa è basata sull’amministrazione degli ormoni tirodei mancanti. Generalmente la terapia deve essere somministrata a vita non si può assolutamente interrompere, e in aggiunta bisogna anche eseguire periodici controlli.
Comunque sia, se si esegue la terapia impartita dal veterinario ed è quella corretta, i segni clinici del gatto miglioreranno gradualmente.