In questi giorni una delle notizie di cui si è molto parlato riguarda l’atto vandalico avvenuto ai danni di un istituto superiore di Carpi, il “Meucci”, dove in piena notte sono stati prodotti indigenti danni.
L’incidente è avvenuto appunto di notte, ad opera di tre ragazzi (due tunisini ed uno africano) di 16 e 17 anni che, dopo aver rubato cinque autobus da un deposito, sono andati in giro a tutta velocità, abbattendo cartelli stradali e non curandosi minimamente dei semafori. In seguito, dopo aver abbandonato per strada tre dei veicoli hanno fatto schiantare gli altri due contro l’edificio della scuola, distruggendo il cancello esterno e quello d’ingresso. A testimonianza di quanto fatto hanno lasciato anche una scritta sul muro che riportava le parole “Torneremo”.
Un atto vandalico che nella tranquilla cittadina di Carpi è stato vissuto come un atto di terrorismo e che ha portato alla chiusura della scuola per diversi giorni.
I tre ragazzi, due dei quali erano proprio studenti del “Meucci” (l’altro frequenta il “Vallauri”), sono stati individuati e posti in stato di fermo con accusa di furto aggravato e continuato, guida senza patente, interruzione di pubblico servizio e danneggiamento. I carabinieri sono riusciti ad individuarli grazie a diverse piste: i loro nomi ben udibili attraverso le registrazioni del sistema di sorveglianza degli bus, i test del Dna effettuati su capelli e tracce di sudore presenti sui mezzi e le chat o i video realizzati dagli stessi ragazzi.
Un atto vandalico avvenuto senza reali motivi ed effettuato semplicemente per noia. È questo quanto gli stessi ragazzi avrebbero dichiarato durante le indagini. I genitori si dicono ancora sconvolti e dispiaciuti per quando accaduto.
Intanto presso l’istituto sono già partiti i primi lavori per tamponare i danni più grossi in modo da permettere la riapertura della scuola prevista per la giornata di oggi.
Fonti: Immagine presa da sassuolo2000.it