Novità nell’aria per Alitalia, la nota compagnia aerea nostrana che ormai da tempo si trova in una situazione di grande crisi economica. A dare l’annuncio è stato il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda che, in un’intervista a Radio 24 ha parlato di una possibile intesa tra la compagnia aerea ed i sindacati.
A fornire ben 200 milioni (circa la metà dei debiti contratti da Alitalia) sarà Invitalia, la società interamente controllata dallo Stato, il cui scopo è quello di salvare le aziende che si trovano in crisi.
Il tutto avverrà in una manovra economica che potrebbe scattare verso la metà del 2018 e che vedrebbe anche una partecipazione di Eithad.
A detta di Calenda, il governo sta cercando così di preservare i posti di lavoro con la minor spesa possibile. Cosa che non sarebbe possibile in caso di ulteriori disagi da parte della compagnia. Un’amministrazione straordinaria, infatti, verrebbe a costare molto di più rispetto alla strategia pattuita, arrivando a superare il miliardo di spese da parte del governo.
Intanto Alitalia sembra aver raggiunto un pre accordo con i sindacati. Secondo lo stesso le parti hanno stabilito una serie di misure che vedranno un taglio degli stipendi intorno all’8% e la riduzione degli esuberi tra il personale di terra assunto a tempo indeterminato che passerà da 1.338 a 980. A ciò si uniranno anche delle manovre volte ad aumentare i ricavi della compagnia. Tra queste, sono state prese in considerazione l’inserimento di nuovi aerei per le tratte a lungo raggio, scatti di anzianità triennali con partenza dal 2020, riduzione dei riposi annuali che passerà da 120 a 108, etc…
Per avere maggiori certezze, bisognerà però attendere la firma che avverrà solo dopo l’esito del referendum previsto tra i lavoratori.