“Intelligenti” già lo erano, pratici anche, ma che fossero divenuti il migliore amico degli occhi, questa è una novità: i Google Glass? No, gli Smartphone.
Incolpati da sempre di causare affaticamento visivo, disturbi del sonno, mal di testa e stanchezza, per gli Smartphone è ora il tempo della rivincita.
Tra i primi a riscattare la posizione di questi dispositivi quali “strumenti salva-vita”, è stato un team di medici californiani della Stanford University che, negli articoli pubblicati sulla rivista Journal of Mobile Technology in Medicine, spiegano come, dopo due anni di lavoro, siano riusciti a creare una tecnologia in grado di trasformare il click di uno Smartphone, dritto negli occhi, in una vera e propria diagnosi a distanza. “Una sorta di Instagram degli occhi” lo ha definito Robert Chang, uno dei medici del progetto.
“Adattare uno smartphone per fotografare l’occhio – ha affermato David Myung, co-autore degli articoli – ha il potenziale per rivoluzionare la cura del settore oftalmologico e, in particolare, aiutare a fornire i servizi nei luoghi meno accessibili”. Infatti, queste cure potranno raggiungere anche le aree più povere e disagiate, dove non c’è spazio per le costose e ingombranti apparecchiature standard e i pazienti potranno usufruire, direttamente da casa, di controlli più frequenti, soprattutto nei casi più gravi di diabete.
Un servizio utile anche nelle situazioni di emergenza, come un incidente stradale, dove una manciata di secondi può fare la differenza.
Immagini ad alta definizione, inviate ai medici a tempo di record, consentiranno infatti analisi accurate, non solo sulla parte esterna dell’occhio, ma anche su quella interna e sullo stato di salute della retina permettendo interventi più precisi e immediati, specialmente in caso di gravi lesioni oculari.
A salvaguardia dei nostri occhi interviene anche un’app italiana, iVista, sviluppata dagli specialisti del centro oculistico Humanitas di Milano per iPad e iPhone. iVista è un’app innovativa, incentrata sul valore della prevenzione, che dà la possibilità agli adulti, come ai più piccoli, di prevenire i principali disturbi della vista sottoponendosi a test per miopia e daltonismo.
Stesso obiettivo è alla base di Peek Vision, un sistema basato su smartphone che sfrutta la tecnologia di telefonia mobile per estendere una gamma completa di test diagnostici e di esami completi per la vista al di fuori dei reparti ospedalieri. Uno strumento che permette agli oculisti di monitorare e tenere sotto controllo il trattamento dei pazienti, ovunque nel mondo.
Siamo dunque di fronte a tecnologie “time-saving” che sfruttano il potere delle immagini per stravolgere il tradizionale schema malattia-diagnosi-cura al fine di abbattere i costi, azzerare i tempi e accorciare le distanze fra medico e paziente.
Tutte innovazioni che segnano punti a favore nel campo della scienza piegando la tecnologia al servizio della salute.