Annata 1994-95: Tarantino vince l’Oscar con Pulp Fiction, gli Oasis sono in testa alle classifiche e il Parma di Nevio Scala batte la Juventus in finale di Coppa Uefa.
Annata 2013-14: Sorrentino si aggiudica la statuetta con La Grande Bellezza e nel Ducato, nell’anno del Centenario molti sono vittime di un flashback collettivo e si godono la loro ‘grande bellezza’ con un ritorno nostalgico a quegli anni di scandalo, britpop e successi a tinte gialloblù. Quello era il Parma dei favolosi Anni ’90: di Calisto Tanzi e Gianfranco Zola, della Coppa Italia, la Coppa delle Coppe e degli infiniti incroci con Torino. Questo è il Parma della rinascita. Il Parma che non lo ammetterà mai, ma sotto sotto nell’Europa ci crede per davvero e avrebbe una gran voglia di cambiare l’abito da provinciale.
Con la vittoria di ieri sul Verona ispirata da Cassano e Biabiany i due uomini-copertina che a gennaio erano sul punto di lasciare, Fantantonio tentato dalle sirene blucerchiate, Biabiany incantato dai soldi cinesi. La società ha avuto la forza di trattenerli, Donadoni di legarli a doppio filo al progetto gialloblù. Non si ferma così la cavalcata del Parma di Roberto Donadoni vola con 43 punti solitario al sesto posto e porta a 15 la striscia di risultati utili, con una gara da recuperare ad aprile contro la Roma e quindi potenzialmente al quarto posto della classifica.
Il Parma, se la stagione finisse oggi, sarebbe in Europa League – viene detto a mister Donadoni che ribatte: “Il problema e’ che il campionato non finisce oggi – sorride l’allenatore bergamasco – .
Ci sono ancora tante gare e tanti punti da poter conquistare e con molti avversari difficili da affrontare. Oggi grande gara con avversario di grande spessore che ci ha fatto soffrire, non tanto in termini di conclusioni a rete ma con una buona condizione fisica e tanta corsa. Tutto merito dei ragazzi che in settimana lavorano sempre duramente“.
Mister Donadoni in quanto a crociati titolari ha stupito ancora, in positivo, con ampio turnover.
“Posso farlo perchè ho un gruppo che mi consente ampia scelta e in cui c’è competitività. Questo è il nostro valore aggiunto. E’ rientrato Gobbi e ha disputato un’ottima gara, Palladino pure si è ben comportato e che anche in precedenza quando aveva giocato aveva sempre fatto bene. In tutti i ragazzi c’è tanta voglia di farsi vedere e di lavorare con entusiasmo”. Amauri in panchina? “Per me queste sono le scelte più sofferte, lasciar fuori uno piuttosto che un altro. Con la formazione di oggi indubbiamente si davano riferimenti meno precisi e qualche fastidio in più lo si è potuto creare. Abbiamo avuto anche magari qualche passaggio a vuoto e in certe situazioni dobbiamo migliorare ovvio: Amauri sta benissimo, è stata una decisione tecnica e basta. Il suo spirito comunque è sempre positivo“.
La difesa del Parma anche dopo la gara con il Verona si è confermata tra le prime del campionato. Con un Paletta anche ieri strepitoso e che ha riscosso ampio consenso dopo l’incontro amichevole della nazionale a Madrid contro la Spagna.
In merito al difensore, Donadoni ha dichiarato: “Gabriel ha fatto un’ottima prestazione in Nazionale e ora magari le sue prove vengono evidenziate di più, ma e’ sempre stato su questi livelli. E’ un giocatore importante per noi ma c’e’ anche da dire che per tante partite a inizio campionato non ha potuto giocare. Domenica non ci sarà, ma a inizio campionato abbiamo dovuto rinunciare a lui per tante partite. Per cui direi diamo atto a Gabriel ma insieme a lui anche a Lucarelli, Cassani, Felipe. Il merito di quanto sta facendo la difesa va condiviso con tutti loro”.
Cassano ha speranze di andare ai Mondiali: “Conosco Prandelli, so che persona equilibrata è e come ragiona. Ma se Cassano gioca in questo modo e difficile non accorgersi di lui. Io ad Antonio ho detto di concentrarsi sulle prestazioni perchè le sue possibilità per la Nazionale passano dal Parma. Lui è tranquillo. Da gennaio in avanti ha trovato una serenità importante e questa sua maturità ha giovato a lui personalmente e anche al Parma” .
A Milano per la prima volta Donadoni andrà con 8 punti di vantaggio e con Biabiany e Cassano in grande spolvero. “Non pensiamoci. Se crediamo che sarà facile domenica o che d’ora in avanti sarà tutto facile sbagliamo tutto. So cosa significa giocare in quello stadio. Rimaniamo con i piedi per terra, non partiamo nemmeno sconfitti in partenza, ci proveremo con lo stesso spirito che abbiamo avuto fin qui“.
A Parma si sogna in grande e nessuno ha più intenzione di svegliarsi.