Lecco, madre uccide le tre figlie: “Non avevano futuro”

Non riusciva più a vedere un futuro per se stessa e per le figlie. E così ha afferrato un coltello da cucina, ha raggiunto le tre bambine nelle loro camere da letto e le ha uccise. Poi, disperata, ha tentato di togliersi la vita. È un dramma della povertà e della solitudine quello che ieri mattina ha sconvolto Lecco.

L’assassina è Edlira Dobrushi, 37 enne di origini albanesi. A trovarla sul pianerottolo del condominio dove viveva, coperta di sangue e in evidente stato confusionale, è stato un vicino di casa, svegliato da alcune urla. Trasportata in ospedale, ha confessato: «Sono stata io. Le ho uccise per evitare loro un futuro di disperazione». Era disoccupata e non era stata in grado di metabolizzare l’addio del marito. Le vittime avevano rispettivamente quattro, dieci e tredici anni. Pare che la figlia maggiore abbia provato a difendersi dalla furia omicida della madre a differenza delle altre due che, invece, sarebbero morte nel sonno.

Il padre, Bashkim Dobrushi, 45 anni, da 15 in Italia, operaio metalmeccanico in un’azienda della zona, è stato rintracciato in Albania. Aveva lasciato la donna lo scorso settembre, anche se la separazione ufficiale risale allo scorso febbraio. Stando a quanto avrebbe confidato agli amici, se ne sarebbe andato a causa dei segni di squilibrio mostrati dalla moglie. Venerdì, terminato il proprio turno lavorativo, era salito in macchina e nella notte aveva raggiunto Bari, da dove si era imbarcato per Durazzo. Quando è stato raggiunto dalla tragica notizia, si trovava nella cittadina di Kukes, al confine con il Kosovo, da alcuni familiari. Con lui anche la nuova compagna.

«Sono sola. Non mi aiuta nessuno. Non ce la facevo più». Sono le parole che l’omicida avrebbe rivolto ai soccorritori per tentare di spiegare un orrore che resta comunque difficile da comprendere. Secondo il parroco don Adriano Tacini, quella albanese era «una famiglia normale, in cui non mancavano le difficoltà economiche, come per tante famiglie in questi tempi di crisi, ma non c’era proprio nulla che lasciasse presagire un tale dramma». Un dramma che, invece, è accaduto, trasformando una madre in una spietata carnefice e spezzando per sempre tre giovani vite innocenti.

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