Il count-down ufficiale è iniziato. Mancano meno di 100 giorni alla manifestazione sportiva più attesa e spettacolare in assoluto: il campionato mondiale di calcio, Brasile 2014.
Gli azzurri hanno disputato ieri l’ultimo test ufficiale contro la Spagna, match che ha visto la nostra Nazionale soccombere 1-0 contro i campioni del Mondo in carica. Luci ed ombre per Cesare Prandelli che a giugno dovrà aver le idee chiare per affrontare un girone che nasconde più di un’insidia. Oggi analizzeremo l’Inghilterra, avversario davvero ostico, dalla storia secolare.
TATTICA
Messo in archivio il solido 4-4-2 adottato da Capello, il successore Roy Hodgson sembra orientato a schierare l’Inghilterra con un più spregiudicato 4-3-3. I “tre leoni” infatti hanno inserito in un gruppo consolidato di senatori alcuni giovani ragazzi capaci di portare velocità e profondità. Nell’amichevole di ieri contro la Danimarca, vinta 1-0, la formazione iniziale prevedeva una difesa compatta formata da Cole, Smalling, Cahill e Johnsonn. Un reparto che, se si toglie il centrale dello United, è composto da giocatori dalla lunga esperienza in campo internazionale. La rivoluzione del tecnico ex Inter avviene però dal centrocampo in su. In mediana infatti resiste solo il sempre verde Gerrard mentre ai rispettivi lati troviamo i giovani Henderson, regista dai piedi buoni, e soprattutto Whilshere, uno dei maggiori talenti inglesi. Un centrocampo molto tosto che abbina la tecnica sopraffina alla forza ma, se così schierato, appare un tantino “lento“, con pochi corridori.
Il tridente offensivo è incentrato su Rooney, attaccante atipico, molto propenso a indietreggiare per entrare nel vivo del gioco, una sorta di “falso 9“. Il reparto viene poi completato dalla velocità assoluta di Sturridge, ieri a segno, e Stearling, baby fenomeno.
La sensazione è che Hodgson, puntando su un buon zoccolo duro del Liverpool, stia tentando di cambiare la mentalità di una nazionale che, nonostante i talenti passati, non è mai riuscita a regalare ai propri tifosi le sensazioni che meritavano. I senatori stanno lasciando pian piano spazio a nuovi elementi, capaci di dare brillantezza e velocità ad una squadra che ne ha disperato bisogno, soprattutto a centrocampo.
PUNTI FORTI
Sicuramente i giovani, su cui però bisogna avere il coraggio di puntare a partire da Brasile 2014. Whilshere, Shaw, Barkley, Oxlade-Chamberlain, Townsend, Welbeck, Stearling e Sturridge sono giocatori fenomenali, calciatori velocissimi, dotati tecnicamente e soprattutto ambiziosi. Da non sottovalutare il fatto che tutti quanti militino con successo in Premier League e, avendo fatto la trafila delle giovanili insieme, si conoscano alla perfezione. Se inseriti in un giusto contesto e guidati da leader storici come Gerrard, Lampard e Rooney potrebbero davvero garantire il cambio di marcia tanto atteso all’Inghilterra, una Nazionale che nelle scorse edizioni si era sempre presentata in maniera abbastanza piatta.
PUNTI DEBOLI
Sicuramente uno dei punti deboli su cui dovrà lavorare Hodgson è la difesa. Nonostante i numeri non siano niente male i centrali difensivi sembrano troppo lenti e potrebbero soffrire attaccanti rapidi e tecnici come il nostro Giuseppe Rossi. I terzini (Cole e Johnson), nonostante l’esperienza, sono spesso incappati in qualche amnesia di troppo.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è l’assenza di un mastino a centrocampo, di un giocatore capace di rompere il gioco invece di costruirlo. Questi compiti, siccome Milner non rientra tra i titolari, gravano per forza su capitan Gerrard che, pur essendo ancora un giocatore straordinario, a 33 anni non ha più il passo di una volta. Peserà poi la probabile assenza di Walcott.
PRECEDENTI
Sono 24 le sfide tra l’Italia e l’Inghilterra con gli azzurri in leggero predominio: 9 vittorie, 7 pareggi ed 8 sconfitte, un equilibrio davvero incredibile. Tra gli incontri più recenti ricordiamo la vittoria ai rigori nell’Europeo a Kiev, con il cucchiaio di Pirlo e la sconfitta patita 2-1 a Berna, reti firmate da Defoe, Jagielka e De Rossi.
La sensazione è che entrambe le squadre, dopo aver dominato i gironi di qualificazione, daranno vita ad uno scontro combattuto e incerto sino alla fine. Due squadre che, seppur partano da uno stile di gioco diverso, condividono l’esigenza di un parziale rinnovo della rosa per poter arrivare a Brasile 2014 con le giuste forze e disputare così un grande Mondiale. Italia-Inghilterra, appuntamento il 14 giugno, ore 18. Il campo decreterà il vincitore di questa grande sfida tra Nazionali che hanno fatto la storia del calcio e sperano di aggiungere un’ulteriore pagina alla propria secolare storia.