“Cycle of Lies“: Ciclo di bugie, è il titolo del libro che uscirà martedì negli Stati Uniti, sulla vicenda di Lance Armstrong. L’autrice è Juliet Macur, amica dell’ex ciclista e giornalista del New York Times.
Il tuono dell’Alpe d’Huez, quando un milione di persone nel 2004 celebravano la vittoria di Lance Armstrong nella cronoscalata verso il suo sesto Tour consecutivo, lo hanno sentito in tanti.
Il silenzio surreale di una villa di 498 metri quadrati svuotata da un trasloco forzato lo ha percepito solo lui: non gli è piaciuto, perchè quella casa se l’era costruita da zero ed era uno dei pochi punti fermi di una vita scombinata, ma l’ex cowboy in giallo non è esattamente un sentimentale e ha tirato dritto, in fretta, verso una vita da ricalcolare: se il texano dovesse perdere tutte le sue cause in corso, con gli sponsor, la federazione, la vecchia assicurazione e chissà quante altre, dovrebbe sborsare oltre 135 milioni di dollari, 100 milioni di euro.
La rumorosa caduta di Armstrong, dopo lo scandalo deflagrato definitivamente quattordici mesi fa, è raccontata nei dettagli e senza sconti da un’amica di lunga data, Juliet Macur, giornalista del New York Times.
“Cycle of Lies” è molto atteso negli Stati Uniti, l’ennesimo racconto sulla vicenda del texano, ma con spunti e punti di vista completamente nuovi.
La Macur ha seguito Armstrong prima nelle corse (il Tour, ma anche l’unico Giro corso nel 2009), poi negli studi degli avvocati e nei salotti televisivi, dove il vincitore di sette maglie gialle ha ammesso le sue colpe, senza convincere gli americani di un suo pentimento.
I trofei di guerra, Lance li aveva incorniciati e appesi in salotto nella magione di Austin. Quando le accuse contro di lui erano diventate ufficiali, aveva twittato al mondo intero la sua immagine sul divano con quei quadri gialli ben in vista, per sottolineare che lui aveva vinto sul campo.
Adesso però tutto è finito negli scatoloni dei traslochi.
Il ‘campione dell’inganno’ ha perso 75 milioni di guadagni futuri dopo che gli sponsor, da Trek a Nike, da Oakley a Radioshack, lo hanno abbandonato.
Ma questo libro non è solo la lista della spesa e dei debiti del nuovo Armstrong: ci sono anche nuove rivelazioni sugli anni folli e arroganti del doping senza limiti. Del periodo successivo alla malattia, che ha portato al settennato di trionfi al Tour, si sa già moltissimo, non per niente tutti i risultati dal 1999 sono stati cancellati dagli albi d’oro. Juliet Macur è venuta in possesso dei nastri audio registrati da J.T. Neal, massaggiatore factotum e grande amico del corridore: J.T. nel suo insolito testamento vocale non ha lasciato dubbi: Lance e il doping sono cresciuti assieme. Senza badare a spese.