Conclusasi l’86esima edizione degli Academy Awards oggi gli italiani respirano aria nuova. La Grande bellezza c’è. Vincitrice del premio Oscar ‘miglior film straniero‘ la prestigiosa statuetta dorata torna in Italia dopo 15 anni. L’ultimo ad averla conquistata era stato Roberto Benigni con La vita è bella nel 1999.
Ma quali le reazioni più ‘scomposte‘ dei vincitori di questa ultima edizione?
Ricordando la ‘pazza‘ gioia di un Benigni subito dopo aver sentito pronunciare il suo nome dalla bellissima Sofia Loren sul palco del Dolby Theatre di Los Angeles, ripercorriamo adesso l’emozionante proclamazione di ieri sera.
Emozionante e carica di gioia la proclamazione del film di Paolo Sorrentino che dopo aver vinto un Golden Globe adesso può ritenersi più che soddisfatto del proprio lavoro mettendo al tappeto ( rosso ovviamente ) gli altri concorrenti. “The winner is, The Geat beauty“, tre soli parole per scatenare urla festanti, tra gli abbracci e i baci della moglie, Sorrentino raggiunge frettolosamente il palco. “Grazie all’Academy, a tutti gli attori, i produttori e alle mie fonti di ispirazione: Federico Fellini, Martin Scorsese, i Talking heads e Maradona“, ha detto il regista partenopeo. “Sono quattro campioni nella loro arte che mi hanno insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo, che è la base di tutto lo spettacolo cinematografico. Sono molto emozionato e felice, non era scontato questo premio, i concorrenti erano temibili ora sono felice e sollevato“. Suggestioni felliniane e fotografia poetica e cafona della Roma degli ultimi anni hanno conquistato i membri dell’Academy.
Ma a festeggiare oggi è soprattutto Steve McQueen con il suo lungometraggio “12 anni schiavo“, racconto di schiavismo e soprusi che ha vinto il riconoscimento più ambito, come miglior film. Il cineasta britannico dopo i ringraziamenti di rito ha cominciato a saltare sul palco. Brad Pitt, che del lungometraggio è produttore e interprete, ritirando la statuetta insieme a tutto il cast ha affermato: “Grazie per questo grande onore. È stato un vero privilegio lavorare sulla storia di Salomon Northup“. Salomon è l’autore dell’autobiografia da cui è tratta la pellicola, uomo nero e libero di uno Stato del Nord America, con l’inganno rapito e costretto alla schiavitù nel Sud per dodici anni.
Standing ovation invece e abbracci in platea per Lupita Nyong’o, miglior attrice non protagonista per 12 anni schiavo. Sul palco, commossa, l’attrice keniota ha ringraziato l’Academy, Salomon (l’autore del libro su cui è basato il film) e soprattutto il regista, Steve McQueen: “È la gioia della mia vita, grazie Steve per avermi messo in questa posizione. Grazie alla mia famiglia e a mio fratello seduto vicino a me. Questa statuetta è un simbolo, per ogni bambino: significa che non conta da dove vieni. I sogni si possono avverare“.
Dunque l’attesa per l’86esima edizione degli Oscar è finita, ma la bellezza, quella del film di Paolo Sorrentino sbalordisce tutti, e soprattutto, rimane GRANDE.
Ecco tutti i vincitori:
Miglior film
12 anni schiavo di Steve McQueen
Migliore regia
Alfonso Cuarón per Gravity
Migliore attrice protagonista
Cate Blanchett per Blue Jasmine
Migliore attore protagonista
Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club
Migliore attrice non protagonista
Lupita Nyong’o (12 anni schiavo)
Migliore attore non protagonista
Jared Leto per Dallas Buyers Club
Migliore sceneggiatura non originale
John Ridley (12 anni schiavo)
Migliore sceneggiatura originale
Spike Jonze per Her
Miglior fotografia
Emmanuel Lubezki per Gravity
Migliore scenografie
Catherine Martin e Beverly Dunn (Il Grande Gatsby)
Miglior film straniero
La grande bellezza di Paolo Sorrentino (Italia)
Miglior film d’animazione
Frozen – Il regno di ghiaccio di Chris Buck, Jennifer Lee e Peter Del Vecho
Migliori effetti speciali
Tim Webber, Chris Lawrence, David Shirk e Neil Corbould per Gravity
Migliore montaggio
Alfonso Cuarón e Mark Sanger per Gravity
Miglior sonoro
Glenn Freemantle per Gravity
Miglior montaggio sonoro
Skip Lievsay, Niv Adiri, Christopher Benstead e Chris Munro per Gravity
Miglior colonna sonora
Steven Price per Gravity
Miglior canzone originale
Kristen Anderson-Lopez e Robert Lopez per Let It go (Frozen – Il regno di ghiaccio)
Miglior trucco e acconciature
Adruitha Lee e Robin Mathews per Dallas Buyers Club
Migliori costumi
Catherine Martin e Beverley Dunn per Il Grande Gatsby
Miglior documentario
20 Feet from Stardom di Morgan Neville, Gil Friesen e Caitrin Rogers
Miglior corto documentario
The Lady in Number 6: Music Saved My Life di Malcolm Clarke e Nicholas Reed
Miglior cortometraggio
Helium di Anders Walter e Kim Magnusson
Miglior cortometraggio d’animazione
Mr. Hublot di Laurent Witz e Alexandre Espigares