Il confronto con la propria identità e il bisogno vitale di rendere pubblico e definito agli occhi degli altri quello che veramente siamo è una delle difficoltà principali che subentrano nella relazione più complicata: quella con noi stessi. Scegliere un’identità pubblica e definirla inoltre attraverso una serie di termini che rappresentino al meglio la propria essenza risulta molto difficile. E lo è ancora di più nel momento in cui questa identità non è ancora giunta a maturazione nemmeno nel privato.
Definire la propria identità dal punto di vista sessuale è un passo decisivo verso l’accettazione di ciò che si è veramente e i social network giocano in questo un ruolo di fondamentale importanza. Facebook, Twitter e il più recente Instagram fanno ormai parte della nostra quotidianità e rappresentano in buona parte uno spicchio della vita di ognuno di noi. Per questo, nella creazione del proprio profilo, dover scegliere nel binomio maschio/femmina il proprio sesso, può mettere in una situazione di vero disagio chi non si sente di appartenere a nessuna delle due categorie.
In questo senso Facebook sta apportando delle modifiche a dir poco rivoluzionarie negli aggiornamenti dei profili dei propri utenti, mettendo a disposizione una lunga lista con più di 58 opzioni, che vanno dall'”androgino” al “bisessuale” o al “transessuale”. Un nuovo modo per dare voce ai 700.000 transessuali che vivono attualmente in America e una possibilità per non sentirsi invisibili, ma cercare una definizione a quello che si è veramente. Un passo verso quel processo di accettazione che tutti loro desiderano completare.
D’altra parte però ritrovarsi davanti una vasta scelta di opzioni che potrebbero o meno caratterizzare un’identità poco solida, potrebbe risultare distruttivo in quella fase di ricerca del proprio io. Saltare poi da una categoria all’altra potrebbe essere ancora più difficile in un forum come Facebook, in cui tutti hanno accesso alle informazioni degli altri, ma in cui non tutti riescono a comprendere la differenza – a volte minima – tra una categoria sessuale e un’altra.
Esprimere la propria identità attraverso dei semplici termini di certo non è abbastanza per risolvere tutti quei problemi di natura sociale e psicologica che un cambiamento di sesso può generare nella vita di una persona. È però un aiuto non indifferente trovare una parola che ti definisca per ciò che sei veramente, che inoltre caratterizza altre migliaia di persone, in grado quindi di farti sentire meno isolato.
I social networks hanno in fondo anche questa sfaccettatura positiva: la possibilità di circondarti, seppur virtualmente di persone con cui condividere stessi problemi, gusti o affinità.