I Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Prato, hanno fatto irruzione in un capannone industriale di Vaiano, nella val di Bisenzio, al cui interno hanno scoperto una enorme piantagione di marijuana, con infiorescenze femminili essiccate.
Durante il blitz notturno sono stati colti in flagrante una donna e sei uomini di cittadinanza cinese, di cui solo uno con regolare permesso di soggiorno.
Il capannone, di circa mille metri quadrati, è stato adibito ad una vera e propria serra per marijuana dotato di lampade speciali, un soppalco per mantenere la temperatura adatta alla coltivazione delle piante e un impianto d’irrigazione.
I cittadini cinesi avevano preso in affitto questo capannone dalla fine dello scorso anno, scegliendolo per la sua particolare postazione, ritenendolo appunto nascosto e abbastanza protetto da occhi indiscreti, ma a quanto pare non da quelli dei Carabinieri del comando provinciale di Prato.
Negli otto locali, di cui cinque in funzione e tre in allestimento, sono state trovate ben 4900 piante di marijuana.
La Procura pratese sta ora valutando la posizione dei sette cinesi, che sono stati messi in manette e si trovano ora divisi tra il carcere di Prato e quello di Firenze Sollicciano, in attesa della successiva convalida.
Secondo quanto riportato dai militari, questa è la prima volta che nell’area di Prato un gruppo di immigrati cinesi si rende responsabile di questo tipo di coltivazione illegale.
Le forze dell’ordine stanno indagando, inoltre, su un possibile giro di spaccio nella zona.