Salvo Sottile: la sua Linea Gialla è un flop, cambio di rete in vista?

Linea gialla, il talk show di approfondimento giornalistico condotto da Salvo Sottile fa flop e La7 decide di chiudere anticipatamente il programma 19 puntate, che hanno registrato una media di spettatori tra il 2.5% e il 3%, leggermente più bassa rispetto gli standard della rete.

Martedi 25 il programma si e’ fermato a 487 mila spettatori, con uno share pari al 2.30%. Risultati deludenti, legati secondo i dirigenti della rete a “una collocazione di palinsesto fortemente competitiva”. D’altronde Sottile doveva vedersela il martedi’ sera con le fiction su Rai1 e Canale 5 e con il diretto concorrente Ballaro’ su Rai3.

Per il momento Sottile sembra restare comunque a La7 affermando di lavorare “per lo sviluppo di nuovi progetti previsti nei prossimi mesi” ma non è escluso che il popolare giornalista siciliano decida di cambiare emittente; voci smentite ma non del tutto visto l’impegno che aveva profuso nel programma.

Intanto La 7 mescola le carte del palinsesto spostando Le Invasioni Barbariche di Daria Bignardi al mercoledi’ per lasciare spazio a Maurizio Crozza il venerdi’, che sara’ seguito da Bersaglio Mobile di Enrico Mentana. La Gabbia di Gianluigi Paragone trasloca alla domenica. Lunedi’ confermato Piazzapulita con Corrado Formigli, giovedi’ Servizio Pubblico di Michele Santoro.

Ancorda da definire il programma che il martedi’ sostituirà Linea gialla, che negli ultimi tempi aveva modificato il suo target non limitando più le notizie alla sola cronaca nera per tentare di risalire negli ascolti. Sottile era approdato a La7 lo scorso autunno, dopo aver lasciato Rete 4 in polemica con gli investitori pubblicitari. Era approdato nella rete, oggi di Urbano Cairo, per portare l’approfondimento di cronaca in un canale dedito soprattutto alla politica.

E in effetti in parte ci stava riuscendo ma evidentemente all’emittente di Cairo, che ha deciso di rafforzare la sua offerta dopo l’anno record del 2013 col 3.85% di share medio nell’intera giornata, non e’ bastato.

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