I love Brazil, la maglietta più discussa del momento, è stata ufficialmente ritirata dal mercato. L’adidas ha annunciato che ritirerà le magliette progettate in vista del Mondiale di calcio di Brasile 2014 che hanno generato, per un disegno con delle connotazioni sessuali, fastidio da parte del paese ospitante. Che il logo scelto dall’azienda tedesca identifichi un cuore, un sedere o un tanga, poco importa. Il sentiment sui social è stato tutt’altro che benevolo nei confronti dell’azienda tedesca. La storia dei prodotti ritirati per volontà dei consumatori si arricchisce così di un nuovo episodio. Con la differenza che, questa volta, è intervenuto addirittura il Governo di uno dei Paesi più influenti del Mondo, nelle persone del Ministro dello Sport e del Presidente a condizionare la scelta dell’Adidas. Che hanno detto la loro attraverso i Social Network.
“La violenza sessuale non ci rappresenta“, ha sottolineato il ministro dello sport brasiliano su Twitter. Già l’Embratur, azienda del Turismo, aveva chiesto ufficialmente all’Adidas di ritirare dal mercato la linea di magliette, considerando che il design non rispettava le linee guida del Governo rispetto alla lotta contro il turismo sessuale. Un problema molto diffuso in Brasile, che riguarda anche ragazze minorenni, e che l’Adidas, probabilmente in buona fede, non ha considerato.
RT @cbonlinedf: Brasil: Embratur repudia linha de camisetas que incentiva turismo sexual no Brasil: http://t.co/V3PU7CTySI
— Embratur (@EmbraturNews) 25 Febbraio 2014
Ma cosa non è piaciuto al Governo brasiliano?
La polemica linea di magliette dell’azienda sponsor ufficiale della Fifa e fabbricante del pallone che si userà al Mondiale, ha in uno dei suoi modelli il disegno di una giovane in bikini con alle spalle il paesaggio di Rio e la frase “Looking to Score Brasil“. Un altra maglia riporta la scritta “I Love (Heart) Brasil”, con la particolarità che la parola “love” è sostituita da un cuore rappresentato dalle natiche di una donna in tanga. Anche la presidente del Brasile, Dilma Rousseff, è intervenuta sulla vicenda, annunciando su Twitter che “aumenterà ulteriormente gli sforzi nella prevenzione contro lo sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti“.
O Brasil está feliz em receber turistas q chegarão p/ Copa, mas também está pronto p/ combater o turismo sexual #CopaDasCopas
— Dilma Rousseff (@dilmabr) 25 Febbraio 2014
L’adidas non ci ha pensato due volte. Ed ha preferito ascoltare le istituzioni e i consumatori:
“Adidas risponde sempre all’opinione dei suoi consumatori e soci e per questo annuncia che smetterà di vendere i prodotti in questione“, ha comunicato la nota azienda tedesca di abbigliamento sportivo, spiegando comunque che le magliette in questione erano disponibili solo negli Stati Uniti. Il governo brasiliano ha celebrato la decisione dicendo di sperare che l’episodio “serva da esempio per il rispetto che il Brasile merita in tutto il mondo“.
Si annuncia un’estate caldissima in Brasile, anche gli sponsor sono avvisati.