Sanremo 2014 – Bloglive fa le pagelle: vince Renga

Il Festival va in archivio e lo fa incoronando Arisa come vincitrice numero sessantaquattro della storia di Sanremo. La redazione di Bloglive si è riunita e ha espresso le proprie preferenze, raccolte nel “Pagellone dei big” di seguito proposto e frutto di una media matematica dei voti della numerosissima giuria di BlogLive.

Francesco Renga – Elisa crea un abito perfetto al bresciano che con “Vivendo adesso” sbanca a Sanremo 2014, grazie ad un pezzo fresco, elegante e tipico del marchio del cantautore giunto al settimo festival in carriera. È clamorosamente escluso dal podio, tra lo stupore generale. Ma oggi, ne siamo convinti, resta tra i pezzi migliori proposti, risultando come il vero vincitore morale della sessantaquattresima edizione. VOTO 8

Arisa – Convince pubblico e giuria. “Controvento” la lancia, con il suo ritmo dolce e scorrevole che le assicura un posto al sole. Una volta escluso il bresciano, la corsa al “trono” è stata in discesa. Noi, invece, siamo parzialmente convinti. E la domanda sorge spontanea: è davvero il miglior pezzo del Festival? Restano dubbi, tanti. VOTO 6

Frankie Hi Nrg – Lascia tutti a metà: o piace o non piace. È un personaggio simpatico, ma poco convincente. L’abbigliamento poco si sposa con il suo genere musicale, atipico per un classe ’69. Sufficienza lontana. VOTO 5

Cristiano De Andrè – Del padre ha il cognome e poco più. Stesso discorso di Frankie, seppur per un tipo di concezione musicale assolutamente differente. Sarà il cognome pesante, sarà il palco complicato: ma De Andrè, il figlio d’arte, è bocciato nonostante il doppio premio della critica. VOTO 5

Giusy Ferreri – Con il suo stile oramai noto, Giusy Ferreri si ripresenta al Festival grazie alla sua “Ti porto a cena”. La canzone piace, ma è lontanamente immaginabile sul podio di Sanremo. E infatti, tant’è. Ma Giusy c’è e lo ha dimostrato. VOTO 7

Noemi – Probabilmente il look d’esordio condiziona molti giudizi. Ma di fatto l’ottimo timbro vocale di Noemi non viene sfruttato adeguatamente, risultando lontana dai suoi standard potenzialmente alti. Bene, ma non benissimo. VOTO 6

Giuliano Palma – Prestazione senza infamia e senza lode, seppur orecchiabile e “radiofonica”. VOTO 6

Renzo Rubino – Grande oggetto di discussione: i giudizi sono divisi, ma la perfetta media matematica di tutti i componenti non promuove il cantante martinese. VOTO 5

Antonella Ruggiero – Un discorso che si replica: bianco o nero. La Ruggiero presenta un pezzo forte e grintoso, o apprezzato incredibilmente o bocciato senza speranze. Bloglive, però, la premia, spedendola ben oltre la sufficienza. VOTO 7

Raphael Gualazzi – La sorpresa. E non per Gualazzi, quanto per la strana coppia con The Bloody Beetroots. Funziona, travolge e per poco non aggancia il primato. VOTO 7

Perturbazione – “L’unica” è energico, fresco e frizzante: una canzone che merita e che ha scalato posizioni nei giudizi del pubblico. Non entreranno tra le prime posizioni, ma i Perturbazione aggiungono un pezzo importantissimo ad un percorso di crescita formidabile. VOTO 7

Francesco Sarcina – Testo profondo, musica orecchiabile ed un altro tassello di continuità per Sarcina che, dopo il successo ottenuto da “Odio le stelle”, cerca e trova conferme da solista al Festival. Un passo avanti. VOTO 7

Ron – Fatica a convincere fino in fondo, non è praticamente mai in gara. Una sorpresa non del tutto positiva. Insufficiente. VOTO 5

Riccardo Sinigallia – Dispiace e tanto. “Prima di andare via” funziona, è un inno al sorriso e, nonostante sia chiaramente lontana da ogni possibilità di vittoria, crea il classico effetto felicemente mediocre. La gaffe del non-inedito, però, pesa come un macigno e gli costa un’eliminazione anticipata. VOTO 6

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