Nonostante il giorno festivo anche oggi Matteo Renzi ha passato parte della mattinata a rispondere alle domande dei suoi followers sul social network dei 140 caratteri, come è ormai consuetudine da tempo grazie all’hashtag #matteorisponde. Una delle prime domande ha come tema l’approccio che Renzi avrà nei confronti dei molteplici problemi del nostro paese e il neoeletto premier ha risposto al follower sostenendo che il suo modo di agire sarà quello pratico e pragmatico che contraddistingue i sindaci; in pratica meno chiacchiere e più fatti.
Ma il tweet che fa notizia è arrivata poco dopo quando Renzi ha risposto ad una domanda sulle tasse, nello specifico sulla riduzione dei numerosi tributi che gli italiani si sono trovati a dover pagare negli ultimi anni. Il neo premier ha allora garantito che da Palazzo Chigi ci sarà il massimo impegno per portare l’Italia in condizioni migliori, tali da permettere una diminuzione della pressione fiscale.
Quella di Matteo Renzi è una dichiarazione a dir poco anomala per la politica del nostro paese, tutta costruita sui proclami dei candidati e sul dialogo con la cosiddetta “pancia del paese”. Qui non si sta parlando di promesse ma si menziona un percorso qualitativamente migliore di quelli precedenti, a cui tutti dovranno partecipare per migliorare le condizioni d’Italia.
La dichiarazione in questione non ha però suscitato solo cori di approvazione, visto che dal web si sollevano voci di discordia che attribuiscono queste parole al solo fatto che il nuovo governo non è dovuto passare dalle elezioni. Infatti secondo alcuni se Renzi avesse dovuto superare lo scoglio della tornata elettorale l’impegno e la promessa sarebbero diventati la certezza. Ma visto che nessuno può sapere come sarebbe andata possiamo solo limitarci ad aspettare e magari a sperare che questa sia davvero la volta buona.