Davide Moscardelli, calciatore del Bologna, è il testimonial della nuova campagna di sensibilizzazione di Paddy Power, insieme ad ArciLesbica e Arcigay e con la collaborazione della Fondazione Candido Cannavò per lo Sport. L’iniziativa si rivolge ai numerosi sportivi e sportive dei campionati di calcio, basket e pallavolo che hanno ricevuto un “kit” contenente i lacci arcobaleno, simbolo del movimento lgbt (lesbiche, gay, transessuali, bisessuali), il manifesto della campagna e l’invito formale ad allacciarli nel weekend di sabato 22 e domenica 23 febbraio per dimostrare il proprio sostegno nella lotta contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. L’hashtag sui social è #allacciamoli
“Diamo un calcio all’omofobia – Chi allaccia ci mette la faccia“.
E’ questo lo slogan della campagna che Paddy Power, insieme alle Associazioni Nazionali Arcigay e ArciLesbica ha scelto per la nuova campagna di sensibilizzazione rivolgendosi a tutto il mondo dello sport, con lo scopo di chiamarlo a raccolta nella lotta contro l’omofobia attraverso un semplice gesto, indossare un paio di lacci arcobaleno: un gesto di tutti i giorni che “ruba” pochi istanti alla frenesia della quotidianità: allacciarsi le scarpe. E in un mondo veloce, che comunica per spot, ha pensato a uno slogan che diventa impegno e colore: “Chi allaccia ci mette la faccia”.
Anche Gianmarco Pozzecco non si è tirato indietro e, da buon allenatore, ha convinto i suoi ragazzi del Capo d’Orlando nella realizzazione dello spot per combattere l’omofobia. Il Poz si è detto entusiasta dell’iniziativa anche se è perfettamente conscio che la responsabilità maggiore è delle società e di chi allena . Sono loro i primi a dover eliminare ogni forma di discriminazione, anche la più subdola.
Pozzecco ha subito allacciato anche al polso il laccetto rainbow ricordando che i tempi sono maturi per un coming-out da parte di qualche atleta : “ non ho mai avuto la fortuna di giocare con un compagno gay visibile, ma so benissimo che c’era ed è sempre stato difficilissimo per lui dirlo apertamente, non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi pubblicamente, peccato “.
Le stringhe arcobaleno sono state recapitate ai club professionistici del mondo del calcio, del basket e della pallavolo, ai personaggi famosi e ad atleti olimpionici e non. Indossare i lacci arcobaleno, nelle giornate del 22 e 23 febbraio e nei giorni a seguire, significherà trasformarsi in “writer” delle coscienze, dipingendo un “NO” deciso ad ogni forma di discriminazione verso gay, lesbiche e transgender. Il messaggio sarà diffuso anche attraverso i social. Coloriamo Facebook, Instagram e Twitter usando l’hashtag #ALLACCIAMOLI.
Ed allora camminiamo e mostriamo a tutti i lacci arcobaleno, lanciamo il messaggio, coloriamo con i nostri passi l’atmosfera degli stadi e dei palazzetti. Le atlete e gli atleti in campo ed i tifosi nella vita di tutti i giorni.
Contagiatevi e contagiamoci con i lacci arcobaleno. Con i colori si vince.