Matteo Renzi ha spiazzato ancora i giornalisti che attendevano un suo incontro al Quirinale per ufficializzare la sua squadra di governo nella giornata di Sabato o Domenica; il segretario Pd ha deciso invece di anticipare i tempi e recarsi dinnanzi Napolitano già nel pomeriggio di oggi, smentendo le voci che lo volevano in crisi nel completare la lista dei ministri per accontentare tutti gli alleati.
Nella notte di ieri i cronisti raccontano di un decisivo incontro con Alfano, costretto a rinunciare all’incarico di vicepremier, ma riuscito a far riconfermare i suoi di Ncd nella compagine governativa. L’elenco così di fatto è già pronto da stamattina, e le ultime modifiche sono state apportate in un meeting con i fedelissimi Del Rio e Boschi, come previsto presenti nell’esecutivo oggi ufficializzato.
Piccoli problemi erano arrivati negli scorsi giorni dai piccoli partiti che dovrebbero far parte della maggioranza, Popolari per l’Italia in primis, che negli ultimi giorni hanno sottolineato di voler partecipare attivamente con delle poltrone nei dicasteri, in quanto essenziali per far raggiungere la fiducia in Senato. Problemi però rientrati e che hanno permesso all’ex sindaco di Firenze di affrettare i tempi.
Non poche le sorprese e gli esclusi illustri, in particolare Mauro Moretti A.d. delle Ferrovie dello Stato, la cui nomina nei giorni scorsi era data quasi per certa. Quattro i ministri già presenti nel Governo Letta, rafforzata la presenza del Pd, ma “tecnici” ancora una volta presenti in dicasteri chiave come quello dell’Economia. Incontro molto lungo con Napolitano, probabilmente indicativo di alcune difformità di giudizio tra il Premier e il Presidente della Repubblica. Abolita la figura del Vicepremier. Nominato come previsto Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, fedelissimo renziano dalla prima “Leopolda”, è stato sindaco di Reggio Emilia e Ministro per gli Affari Regionali e l’autonomia nel Governo Letta.
Questa la lista dei Ministri che andranno a comporre il Primo Governo Renzi:
Ministro degli Interni: Angelino Alfano. Leader del Nuovo Centro Destra, già al Viminale nel Governo Letta, è stato in passato uno degli esponenti più importanti di Forza Italia e del Pdl, di cui è stato Segretario prima della scissione di Ncd.
Ministro dell’Economia e delle Finanze: Pier Carlo Padoan. Apprezzato economista e docente universitario, ha collaborato in passato come consulente nei governi Amato e D’Alema; è stato direttore esecutivo per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale, e vicesegretario generale dell’Ocse. Nel Gennaio 2014 è stato eletto presidente dell’Istat.
Ministro della Giustizia: Andrea Orlando . Esponente dell’area ex Ds del Pd, molto vicino a Bersani, ex ministro dell’Ambiente. Rappresenta la minoranza del Partito Democratico meno vicina al nuovo Premier.
Ministro degli Affari Esteri: Federica Mogherini. Deputata del Pd, esperta in relazioni internazionali, ricopriva già il ruolo di responsabile per l’Europa per la Segreteria del Pd.
Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali: Giuliano Poletti, ex Presidente dell’Alleanza delle cooperative italiane.
Ministro dello Sviluppo Economico: Federica Guidi. Imprenditrice di successo, vicina all’ambiente di Confindustria.
Ministro della Difesa: Roberta Pinotti. Senatrice Pd, già Sottosegretario alla Difesa nel Ministero Mauro.
Ministro per gli Affari Regionali: Maria Carmela Lanzetta. Ex Sindaco di Monastarace, paesino della Calabria, nota per essersi tenacemente ribellata all’ndrangheta.
Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture: Maurizio Lupi. Fedelissimo di Alfano, è uno degli artefici della scissione di Ncd da Forza Italia; già in questo dicastero nel precedente governo, in passato ha ricoperto il ruolo di vicecapogruppo alla Camera per il Pdl.
Ministro della Salute: Beatrice Lorenzin. Esponente di Ncd, anch’essa già Ministro con Letta, in passato è stata coordinatrice dei giovani di Forza Italia.
Ministro dell’Istruzione: Stefania Giannini. Coordinatrice nazionale di Scelta Civica, già Rettore dell’Università per gli Stranieri di Perugia.
Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione: Marianna Madia. Giovanissima deputata Pd, responsabile del Lavoro nella Segreteria Pd.
Ministro dell’Ambiente: Gian Luca Galletti. Udc, ex sottosegretario all’Istruzione nel Governo Letta.
Ministro delle Politiche agricole e forestali: Maurizio Martina. Pd, vicino a Franceschini, è stato sottosegretario di questo Dicastero già nel Governo Letta.
Ministro per le Riforme costituzionali: Maria Elena Boschi. Altra fedelissima di Renzi, giovanisima esponente del Pd alla sua prima esperienza parlamentare, è già stata responsabile per le riforme nella Segreteria del suo Partito.
Ministro della Cultura: Dario Franceschini. Ex segretario del Pd, ha ricoperto l’incarico di Ministro per i rapporti col Parlamento nel Governo Letta.
Il giuramento avverrà domani mattina attorno alle 11.30; ne esce il quadro di un esecutivo che è il più giovane, il più rosa e il meno numeroso della storia della Repubblica.