In Asia giovani, genitori e nonni si scambiano i vestiti

“Mettersi nei panni degli altri per vedere come ci si sta”, non è soltanto un motto della psicologia e sociologia classica e moderna, ma un rito attuale a tutti gli effetti. E c’è chi l’ha preso alla lettera.
Qozop ha analizzato con attenzione la funzione dei vestiti nella società, convincendo diverse generazioni delle stesse famiglie a scambiare i loro stili fashion.
Per il suo progetto “Primavera-Autunno”, Qozop è riuscito a convincere persone di diverse nazioni asiatiche a provare i vestiti dei loro familiari, fotografandoli sul risultato finale. Ci sono ragazzi con vestiti “da grandi” e anziani alla moda e con uno stile giovanile. Mettersi nei panni dell’altro, addirittura nei loro abiti.

Parlando del suo lavoro, ha detto: “Fondamentalmente, questa idea per la primavera-autunno nasce da un concetto molto facile: anche se l’Asia è diventata “occidentale” in larga misura, è ancora possibile vedere le sue tradizioni e culture. Le nostre credenze culturali si riflettono spesso nel nostro guardaroba. La moda è uno dei modi migliori per raccontare la nostra storia.

“I bambini hanno accettato più facilmente l’esperimento, e hanno amato le foto di loro con i vestiti dei genitori e nonni; le persone anziane non riuscivo a convincerle, ma una volta fotografati erano spesso curiosi e divertiti nel vedere se stessi con i vestiti del loro figlio o nipote; alcuni volevano addirittura rimaner con quegli abiti”, ha aggiunto Qozop.

Qozop ritiene che, oltre grazie alle rughe, la moda e lo stile sono i modi migliori per dire “quanti anni ha una persona”, non solo nel look, ma anche “dentro”. C’è chi si sente a proprio agio con un completo comodo dai colori neutri, chi invece vuole mostrare a tutti le fattezze del proprio fisico e la bellezza della propria giovinezza indossando pantaloncini, magliette attillate, gonne, tacchi o giubbottino di pelle all’ultima moda.

Noi? Noi sappiamo metterci nei panni dell’altro?

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