Sanremo è al centro dell’attenzione e delle critiche più spietate, che artisti e presentatori devono combattere non solo con la voce, ma anche con i look con cui si presentano sul palco dell’Ariston. Sarà anche il Festival della canzone, ma l’occhio vuole la sua parte e i cantanti devono conquistare prima di tutto con la mise sfoggiata. Che sia classica, esagerata o alternativa, l’importante è che faccia parlare e accenda le critiche del pubblico.
La serata si è aperta con le gemelle Kessler, ovvero Alice ed Ellen, accompagnate da Luciana Littizzetto in un ballo che ricordava il sabato del varietà. Le sorelle tedesche, ancora piene di entusiasmo e di energia hanno dimostrato che i modi eleganti non conoscono età. I vestiti indossati dalle due hanno sollevato però critiche negative: glam e luminose hanno mantenuto la vena sobria che si addice alla loro età, anche se qualcuno le ha trovate di cattivo gusto.
Luciana è riuscita a stupire e divertire con la prima mise di questa sera, firmata Gucci come tutti gli abiti indossati durante il Festival. La scelta è ricaduta nuovamente su un abito nero e non ha rinunciato nemmeno alle piume – già viste durante la prima sera – alla base di un vestito che ricorda una tela, risultato della creatività di Frida Giannini. L’acconciatura non è cambiata, con uno chignon basso, molto semplice e un trucco smokey in toni neutri, adatto all’occasione. Molto elegante l’abito rosso, lungo e vaporoso, con modello tartan in grado di slanciare la sua esile figura, che la presentatrice ha indossato durante la seconda parte della serata.
Il look più discusso è stato quello di Noemi, che nonostante indossasse un abito molto particolare è riuscita a distinguersi dai colori cupi scelti dai partecipanti durante la prima sera. La cantante ha sfoggiato un abito scultura firmato Gattinoni Couture, griffe che la cantante considera il suo portafortuna. Un vestito in chiffon in un delicatissimo giallo chiaro, con inserti in organza e pizzo, baschina e drappeggi. Decisamente particolare e impegnativo, dal taglio netto e deciso, forte come la sua personalità. Interessante la scelta di accostare un’acconciatura alternativo a un abito così particolare. Chignon, frangetta e rasatura laterale per la leonessa rossa. Particolare la collana in oro di Gianni De Benedittis, orafo designer di Futuro Remoto.
Promosso a pieni voti l’outfit di Kasia Smutniak. L’attrice polacca è arrivata al Festival in qualità di presenter, indossando un lungo abito nero, monospalla, firmato Fendi. L’abito non solo ha evidenziato la silhouette esile ed elegante di Kasia, ma ha rivelato anche la gravidanza della modella.
Per quanto riguarda gli uomini del Festival, Francesco Renga è fino a oggi il più bello e il più elegante. Camicia sbottonata all’ombelico e ricco armamentario di gioielli in vista che donano quell’aria trasandata tanto amata dal pubblico femminile. Subito seguito da Clemente Russo che ha puntato sul classico camicia/giacca/papillon.