Sanremo 2014 si è aperto nel ricordo del direttore d’orchestra recentemente scomparso, Claudio Abbado.
Il tributo più grande arriva dal suo assistente, il maestro Diego Matheuz, vicino a lui fino al suo ultimo momento di vita.
La magnifica Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, diretta dal Maestro, ha intonato l’aria d’apertura de Le Nozze di Figaro dal genio di Mozart strappando un grande applauso e un alone di commozione dalla platea dell’Ariston, nel ricordo di uno dei più grandi musicisti della lirica.
Il suo impegno non è stato solo legato all’orchestra, ma anche al suo grande obiettivo di portare la musica in tutto il mondo, anche dove non è facile arrivare. Proprio Matheuz ha spiegato come è arrivato nel cuore delle persone, anche in quei posti dove non era possibile arrivare.
Ho conosciuto Abbado nel 2005-2006 e lavorava al Sistema insieme ad Abreu. Era ambizioso, oltre 400.000 bambini sono stati coinvolti in ampie parti del mondo per ridare speranza e, talvolta, vita.
Fabio Fazio, visibilmente emozionato, ha chiesto come ha conosciuto il maestro: Nel 2005, durante il quarto tempo della Quarta Sinfonia di Tchaikovsky, il maestro Claudio Abbado mi ha dato la bacchetta e mi ha lasciato continuare a dirigere la sua orchestra. Due ore dopo ero il suo assistente. Nel ricordare la sua persona, il Maestro Diego Matheuz si è commosso: Claudio Abbado era una persona speciale e con lui ho condiviso la conduzione del progetto Mozart per portare la musica in tutte le scuole, così come accade in tutta Europa. Era l’ultimo sogno del Maestro e voglio portarlo avanti fino alla fine. La musica deve arrivare alla gente povera e non alle Elite.
La cultura, per i poveri, non può essere una povera cultura. – Claudio Abbado