L’editoria italiana è in crisi, o almeno lo sono tutte quelle piccole e medie case editrici che sono costrette a tenere testa a una più generica crisi economica che da anni ormai sta destabilizzando il nostro paese. A non risentire di tutto questo però sono quei grandi gruppi editoriali che hanno in mano il controllo di una grossa fetta del mercato italiano.
Secondo una rappresentazione di Yahoo! Finance e Linkiesta, i dati sulle proprietà dei gruppi editoriali dovrebbero far molto riflettere. In vetta alla classifica dei più potenti (e con più ricavi) c’è RCS del presidente Provasoli con i suoi 2,075 miliardi di euro di introiti nel 2011. Il motivo del successo di questo gruppo è ben presto spiegato quando si scopre chi ne fa parte: La Gazzetta dello Sport (che da poco ha rinnovato il proprio sito) e Il Corriere della Sera per citarne due a caso. Non solo quotidiani inoltre, a libro paga della RCS ci sono infatti anche Rizzoli, Fabbri Editore ,Novella2000 e Radio 105. Questi poi sono solo alcuni dei prodotti di maggior rilievo del gruppo, che vanta poco meno di 60 testate.
Al secondo posto troviamo il gruppo Mondadori della famiglia Berlusconi, con proprio Marina Berlusconi alla presidenza. Poco più di 1,5 miliardi di ricavo del 2011 sono una discreta cifra per chi ha dalla propria parte Il Giornale, Libreria Mondadori, Einaudi, Radio 101, Focus e Panorama. Va precisato però che solo il 39% de Il Giornale è del gruppo Mondadori, l’altro 61% infatti è di Paolo Berlusconi.
Altro gruppo di grande rilevanza è quello de L’Espresso con Carlo De Benedetti azionista di maggioranza (circa il 54% delle quote). Nel 2011 c’è stato un fatturato di 890 milioni di euro, provenienti quasi esclusivamente dal quotidiano La Repubblica, dal National Geographic, e dalle tante radio come Radio Deejay, M20 e Radio Capital. Il gruppo l’Espresso ha seguito negli anni una linea leggermente diversa da altri grandi gruppi promuovendo un’editoria di tipo locale con tante piccole testate come il Messaggero Veneto e Il Centro.
Sicuramente gruppi meno potenti, ma degni di nota per i fatturati, sono quello de Il Sole 24 Ore, Caltagirone Editore e La Stampa S.p.A del gruppo FIAT.