«Perché ho taciuto per 10 giorni e ora vi parlo di quella (buona) intervista» è il titolo del post pubblicato da Daria Bignardi sul suo blog, dove ricostruisce il caso che l’ha vista protagonista dopo l’intervista fatta all’onorevole del MoVimento 5 Stelle Di Battista nella sua trasmissione “Le invasioni barbariche”. L’intervista, che la Bignardi definisce “buona”, ha avuto un passaggio verso la fine in cui la conduttrice chiede al giovane politico di un’intervista che il padre di Di Battista aveva rilasciato qualche tempo fa in radio, in cui affermava di essere orgoglioso di essere un camerata, un fascista.
Le accuse di trappola politica cominciano a piovere già nella notte seguente come riferisce la stessa Bignardi sul suo blog: Ho ricevuto da simpatizzanti del Movimento 5 Stelle e continuo a ricevere una dose massiccia di insulti, sessisti e no, in Rete e attacchi da alcuni giornali. Dopo le prime centinaia di parolacce ho smesso di guardare Twitter e Facebook per una settimana, e degli articoli del Fatto, Libero e il Giornale ho letto solo i titoli e qualche passaggio. Non lo faccio per senso di superiorità o per freddezza, meglio specificarlo, ma solo per proteggermi.
Tra i maggiori attacchi ricevuti dal M5S c’è quello di Rocco Casalino, responsabile per il partito di Grillo dei rapporti coi media, nonché ex concorrente del primo Grande Fratello, di cui la Bignardi era conduttrice. Sul giornale La Stampa Casalino riferisce: Prima Daria ha messo in relazione Di Battista e il fascismo. Poi ha fatto entrare Augias e gli ha fatto dire che i nostri militanti hanno atteggiamenti squadristi. Uno schema chiaro. Al quale suo marito, Luca Sofri, non è estraneo. Nella pausa pubblicitaria le suggeriva all’orecchio le cose da dire. Il punto è che non aveva alcun interesse alla verità, ma più semplicemente a restituire uno stereotipo che fosse in sintonia con le idee della sua parte politica.
L’accusa di Casalino continua sul blog del leader M5S Beppe Grillo, in cui scrive: Come si sente tuo figlio a scuola ad avere il nonno mandante di un assassino (ndr Adriano Sofri)? Come è l’ aver sposato il figlio di un assassino? E se insistessi su questa domanda come hai fatto tu per il padre ex fascista di Di Battista ? . Adriano Sofri, tirato in ballo da Casalino come contraltare alla domanda posta dalla Bignardi al deputato sul padre fascista, fu condannato per l’omicidio del commissario Calabresi in un processo pieno però di tanti lati oscuri.
Nell’ultimo stralcio del suo post sul blog la conduttrice risponde: Non mi ferisce leggere che mio suocero sarebbe un assassino perché non lo è. Sono orgogliosa di avere come nonno dei miei figli un uomo che ha ingiustamente subito una condanna a 22 anni di carcere per qualcosa che non ha commesso, e che è sempre rimasto, nonostante le ingiustizie e tutto quel che di terribile ha subito, la persona straordinaria che è. Che dire? La famiglia prima di tutto.