Iran, calcio femminile: uomini sotto il velo, quattro sospesi

Il Daily Telegraph lancia una di quelle notizie clamorose, destinate a far discutere non solo il mondo dello sport: la federcalcio femminile iraniana ha infatti sospeso quattro calciatrici che militavano nella Nazionale maggiore. Il motivo? Non sono donne.
Si esatto, avete capito bene, secondo le indiscrezioni riportate dal quotidiano inglese sotto il classico velo usato dalle giovani atlete per ricoprire il capo rispettando così la legge musulmana, vi sarebbero infatti quattro uomini o meglio quattro uomini che stanno finendo il loro percorso per diventare donne a tutti gli effetti.

Una situazione paradossale e davvero molto confusa che merita di esser spiegata con le dovute cautele del caso, in quanto stiamo parlando di voci non ancora confermate e l’Iran, storicamente, non è un paese del tutto trasparente con i media.
Per spiegare bene questo caso dobbiamo quindi fare una doverosa premessa: dal 1979 quando una fatwa dell’Ayatollah Khomeini lo ha autorizzato, il cambio di sesso è una pratica diffusissima in tutto l’Iran. Secondo alcuni dati rilevati infatti il paese arabo sarebbe il secondo stato al mondo per numero di operazioni effettuate e almeno la metà sono pagate dallo stato stesso. Una notizia incredibile, in totale contrasto con la forte repressione a cui spesso associamo il “mondo arabo”.

Le quattro atlete prese in considerazione avrebbero già effettuato quest’operazione ma il processo del cambio totale di sesso non sarebbe ancora completato. Da qui la semplice accusa: non sono donne (per ora) e non possono giocare con la maglia della Nazionale dell’Iran, calcio femminile finchè questo percorso non verrà completato al 100%. Una volta concluso l’iter potranno regolarmente difendere la propria nazione sui campi di calcio.
La federcalcio iraniana, per non incorrere in multe da parte della Fifa, ha poi annunciato un’ulteriore stretta sui controlli in quanto ci sarebbero altri trans tesserati da squadre femminili prima che questi abbiano realmente cambiato sesso. Una situazione di totale confusione, sicuramente singolare e lontana dal calcio europeo, dove casi di questo genere sono davvero inesistenti.

Come regolamentare e controllare un fenomeno che dopo esser stato sottovalutato per molti anni rischia di rivelarsi una realtà affermata nel calcio iraniano? La federcalcio ha istituito controlli su tutti i tesserati che dovranno mettersi a disposizione per un ceck-up sul reale sesso di appartenenza. La responsabilità poi sarà tutta nelle mani dei club i quali dovranno per primi controllare la vera identità degli atleti prima di procedere al tesseramento.
Quello che sicuramente colpisce è l’ apertura mentale in questo caso di un paese storicamente molto conservatore che, ad esempio, non permette alle donne di assistere agli incontri degli uomini nemmeno sugli spalti ed è molto rigido per quanto riguarda il tema del sesso se pensiamo che la Shariʿah non permette il sesso pre-matrimoniale e l’omosessualità. Lo sport quindi si rende portatore di un inaspettato messaggio di rispetto e tolleranza.

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