Viola la Costituzione la legge Fini-Giovanardi in materia di stupefacenti, con la quale si comminavano pene maggiori per lo spaccio delle droghe leggere, equiparandole a quelle pesanti.
La Corte Costituzionale l’ha bocciata perché, nella norma di conversione, furono inseriti emendamenti estranei all’oggetto e alla finalità del decreto, violando inoltre l’articolo 77 della Costituzione che regola le procedure di conversione dei decreti legge.
Le nuove norme erano state infatti inserite con un emendamento, in fase di conversione, nel decreto legge sulle Olimpiadi invernali di Torino del 2006.
Data questa decisione, si torna alla vecchia legge Ievolino-Vassalli come modificata da referendum nel ’93, che prevedeva pene più basse per le droghe leggere, ovvero dai due ai sei anni di reclusione. La legge Fini-Giovanardi, invece, aveva introdotto per gli spacciatori di hashish una reclusione dai sei ai vent’anni più una multa tra i 26 mila e i 260 mila euro.
La scelta di bocciare la legge, porta all’ovvia rivalutazione della pena da scontare degli attuali spacciatori detenuti e, dunque, una possibile scarcerazione di massa.
La Pronuncia della Consulta avrà quindi notevoli ripercussioni sui detenuti e su procedimenti in corso per il reato di spaccio.
In merito alla questione, Giovanardi precisa “Rimane in vigore la legge precedente, che punisce con l’arresto e il carcere sia lo spaccio di cannabis che quello di altri tipi di droghe più pesanti, con la relativa riproposta confusionale di decidere la pena in base alla quantità e al tipo di sostanza. Ricollocare le droghe leggere in tabelle diverse da quelle pesanti, è una scelta devastante dal punto di vista scientifico e del messaggio rivolto soprattutto ai giovani su una presunta differenziazione di pericolosità dei vari tipi di sostanza, delle cui conseguenze la Corte stessa si assume tutta la responsabilità.”
Vendola, presidente di Sinistra Ecologia Libertà, scrive su twitter “Anche per la Corte Costituzionale la legge Fini-Giovanardi è inutile, feroce e dannosa. Non possiamo però dimenticare quanti danni abbia provocato in questi anni. Ed ora legalizzare #cannabis.“