Cornice insolita quella che ha ospitato l’incontro fra il presidente americano Obama e quello francese Hollande. La location scelta è piena di significati che lo stesso presidente americano ha sottolineato: Virginia, tenuta di Monticello, dimora del terzo presidente Thomas Jefferson. I simboli rivivono e si condensano nel tempo contemporaneo dove per esempio la questione siriana aleggia e giace ancora senza risposte.
“I legami che ci uniscono resistono a ogni tempo. Eravamo alleati ai tempi di Jefferson, siamo alleati oggi. Jefferson e Lafayette erano amici e noi rimarremo amici per sempre” ha affermato il presidente Hollande. Ed è proprio la sintonia fra le due storie di rivoluzioni che fa ben sperare o quanto meno sembra essere di buon auspicio. Il primo segnale riguarda l’intesa sul complicato problema del clima e del surriscaldamento globale: i due presidenti starebbero infatti progettando una linea comune, ambiziosa, annunciata in un appello all’ulteriore collaborazione degli altri Paesi che prenderanno parte alla Conferenza il prossimo anno. Così si sono espressi in proposito: “[…] continuiamo a invitare tutti i paesi a unirsi nella nostra ricerca di un accordo globale e ambizioso per la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra attraverso misure concrete“.
Dopo la gita in Virginia, oggi i due presidenti si confronteranno su questioni più spinose e imminenti come quelle che riguardano l’Iran, la Siria e il nord Africa. E alla Casa Bianca si parlerà anche di rapporti commerciali fra l’America e la Francia, infatti è stato lo stesso Hollande ad affermare: “Abbiamo concordato con il presidente Obama che faremo questo sforzo di armonizzazione fiscale” riferendosi alle pratiche, aggressive, di ottimizzazione fiscale messe in atto dalle web company che sembrano non agevolare i rapporti economici fra i due Paesi. Ecco perché il presidente francese ha portato con sé anche sette ministri del suo governo, fra cui quello dell’Economia, del Commercio Estero, delle Attività produttive e dell’Economia digitale.
Una delle questioni che verrà affrontata domani, in particolare, riguarda proprio i rapporti con il web e il fitto calendario di incontri ne è la prova: pranzo con Eric Schmidt di Google, Sheryl Sandberg di Facebook, Jack Dorsey di Twitter, Mitchell Baker di Mozilla, Tony Fadell di Nest e Marc Benioff di Salesforce. Nel pomeriggio invece l’incontro con Elon Musk (PayPal e Tesla Motors), Astro Teller (GoogleX), Paul Alivisatos (LBNL) e Ian Clark (Genentech). Tutto mentre Yahoo ha annunciato che trasferirà la sua sede in Irlanda.
E che dire delle conseguenze scatenate dalle rivelazioni di Edward Snowden sulle intercettazioni da parte della NSA? Hollande ha rassicurato “Nessun risentimento nei confronti di Obama” ma è stato sotto gli occhi di tutti il visibile disappunto e non solo, all’epoca dello scandalo.
I maligni vorrebbero ascoltare almeno una battuta sul recente scandalo Hollande- e un parallelismo fra Obama e il presunto flirt con la cantante Beyoncé, ma siamo in America signori.