E’ medaglia. E’ argento. L’Italia dello sci alpino conquista subito il podio nella prima gara del programma olimpico, con Christoph Innerhofer, autore di una prova impeccabile.
Il finanziere di Brunico, è stato preceduto dal talento austriaco Mattias Mayer, classe ’90 che nella seconda parte ha fatto la differenza. Gara caratterizzata da condizioni ambientali particolari: temperatura di 2°C rispetto ai -2°C registrati nei giorni precedenti. Numeri che hanno reso il manto nevoso del tracciato russo molto duro e sconnesso. Innerhofer partito con il pettorale 20 scende bene, pulito, disegnando ottime linee. Al primo intertempo è al comando con 58 centesimi di vantaggio su Mayer; l’azzurro continua a scendere senza sbavature e mantiene 44 centesimi sull’austriaco al secondo rilevamento cronometrico. Nella seconda parte si nota la straordinaria progressione di Mayer: Innerhofer spinge forte sugli sci, ma il recupero dell’austriaco è costante. 21 centesimi il margine del finanziere al terzo crono prima del traguardo. Il finale è al cardiopalma, da seguire in silenzio.
Innerhofer è sul filo dei millesimi con Mayer: 1 centesimo li separa al penultimo stop-stop. All’arrivo Innerhofer è dietro di appena 6 centesimi. Esulta alla grande: “Yes, yes, yes!“, il suo grido di gioia, dopo una stagione piena di infortuni, in particolare problemi alla schiena che hanno comportato una preparazione non ottimale in Germania. Miglior risultato stagionale per lui. Ha dato il massimo, grande prova. Bravi anche gli altri azzurri: 7° Peter Fill attardato di 49 centesimi dal vincitore.
Quella conquistata da Christoph Innerhofer è la terza medaglia olimpica in discesa nella storia dello sci azzurro: mancava dal 1976. Ad appena 6 centesimi dall’oro, a 1 metro dal sogno.
Il podio
1° Matthias Mayer (Austria) 2’06″23
2° Christoph Innerhofer (Italia) +0.06
3° Kjetil Jansrud (Norvegia) +0.10