È allarme: un nuovo studio ha confermato che New Delhi ha superato Pechino e guadagnato il titolo di città più inquinata del mondo.
La ricerca da India Center for Science and Environment (CSE) rivela che, nel peggiore dei casi, l’inquinamento atmosferico a New Delhi questo inverno è stato 60 volte superiore al livello di sicurezza.
Gli inquinanti atmosferici più pericolosi, classificati abbastanza innocuamente come PM2.5, sono stati una media di 575 microgrammi per metro cubo nella capitale indiana da novembre a gennaio, contro i 400 microgrammi a Pechino nello stesso periodo.
PM2.5 si riferisce al diametro in micron di ammoniaca, carbonio, nitrati e solfato – particolati abbastanza piccoli da passare nel flusso sanguigno e causare malattie come l’enfisema e il cancro.
Una città come Londra ha un livello medio PM2.5 di 20 microgrammi, nella norma e sotto i livelli di rischio.
Il rapporto CSE descrive inoltre che Pechino sembra essere in grado di poter perdere definitivamente “privilegio” come “città più inquinata del mondo” grazie alle politiche prese in merito a questo problem.
La capitale cinese, infatti, ha fatto “sforzi coerenti e attuato politiche aggressive” per migliorare la qualità dell’aria, tra cui la limitazione delle vendite annuali di autoveicoli, il divieto di far circolare veicoli pari o dispari nei periodi di inquinamento ad “allarme rosso” e di multare i governi locali che non si occupano del problema dello smog.
New Delhi invece sta scalando la classifica a vista d’occhio. Il numero di auto sulle strade cresce di 1.400 unità al giorno, con i produttori indiani costretti a montare solo apparecchi di emissioni a taglio base per i loro veicoli.
In più fumo dalla combustione di rifiuti, emissioni industriali e inquinanti provenienti prevalentemente dalle centrali elettriche del paese a carbone non fanno altro che creare un’atmosfera pericolosa e malsana. Il Times ha denunciato le condizioni al limite di New Delhi.
Gli autobus a New Delhi e alcuni taxi potrebbero essere semplicemente utilizzare gas naturale, si potrebbero eliminare i veicoli più vecchi di 15 anni, ma tali misure non sono sufficienti a fermare l’ammalarsi e l’aggravarsi di molti degli abitanti della città – e qualche turista.
Studi medici indicano il rischio tossico di smog in larga prevalenza su malattie polmonari acute, disturbi oculari e carenza di vitamina D porta al rachitismo tra i nuovi abitanti Delhi.
Di particolare interesse per i turisti, un’Università della California, Berkeley, nel suo studio ha citato nel rapporto CSE che i livelli di inquinamento all’interno di veicoli che viaggiano nella capitale indiana potrebbero essere otto volte peggio che fuori.
Spetta ora al viaggiatore medio capire e scegliere se l’inquinamento dell’aria a New Delhi possa essere considerata una ragione sufficiente per non visitare luoghi come il Red Fort o il Chandni Chowk, il mercato di strada.