Marcel Kittel ha un sorriso grande così. Il 25enne tedesco, portacolori della Giant Shimano ha lasciato le briciole agli avversari nella volata della terza tappa del Dubai Tour.
Frazione molto pimpante, caratterizzata dalla fuga di un drappello di sei corridori: Huffman, Nunes, Pereira, Karimov, Smit (già in fuga ieri il giovane olandese della Vini Fantini Nippo De Rosa) e Pliuschkin. Proprio il moldavo Alexandre Pliuschkin della Skydive, ha proseguito il tentativo di avanscoperta in solitaria.
Il suo sogno di gloria è svanito a sette chilometri dal traguardo, distacco ricucito grazie al forcing degli uomini della Cannondale di Peter Sagan e della Giant Shimano del vincitore di giornata, Marcel Kittel.
La volata conclusiva è stata una battaglia tra titani, con grandi nomi che si sono contesi la vittoria in un finale appassionante. E Marcel Kittel ha messo a segno una doppietta tanto inattesa quanto prepotente. Negli ultimi chilometri in ascesa, infatti, ci hanno provato in tanti, tra gli altri Paolini, Valverde, il campione del mondo Rui Costa e Langeveld. Il gruppo si è selezionato, ma il tedescone della Giant Shimano è spuntato all’improvviso sul rettilineo d’arrivo, impallinando lo spagnolo Lobato e Peter Sagan che sembrava ad un certo punto il logico favorito della corsa.
Kittel sta letteralmente volando in questo avvio di stagione: è stato l’unico velocista puro a rimanere nel gruppetto di una trentina di corridori che sono andati a giocarsi la vittoria. In classifica generale resta al comando Taylor Phinney, spalleggiato da una BMC che ha lavorato tanto per controllare la corsa e la fuga iniziale.
“È stata durissima, sono arrivato veramente al limite. In particolare all’ultimo chilometro l’andatura è stata altissima e ho rischiato di mollare. Ho fatto una grande fatica, ma ho raccolto i frutti di un inverno nel quale ho lavorato davvero tanto. E anche oggi ho potuto fare affidamento su una squadra fortissima, che mi ha supportato al meglio in ogni momento e mi ha accompagnato verso la vittoria. Che dire di più, se non che sono veramente felice?” – ha dichiarato Kittel sul podio delle premiazioni.
Poi, ultimato il cerimoniale, ha aggiunto: “In Germania il ciclismo sta finalmente tornando molto popolare. Il doping? Le cose sono cambiate e i ragazzi come me, che si espongono a volto scoperto su questo tema, ne sono la prova”.
ORDINE D’ARRIVO
1º Marcel Kittel (Giant-Shimano) 3:47:52
2º Juanjo Lobato (Movistar Team)
3º Peter Sagan (Cannondale)
4º Dylan Van Barle (Garmin-Sharp)
5º Reinardt Janse Van Rensburg (Giant-Shimano)
6º Wouter Poels (Omega)
7º Alejandro Valverde (Movistar Team)
8º Ramunas Navardauskas (Garmin-Sharp)
9º Nikolai Trusov (Tinkoff-Saxo)
10º Jesús Herrada (Movistar Team)