Era nell’aria e pochi minuti fa è arrivata l’ufficialità. Nelle partite interne di campionato contro Sampdoria e Inter, la Roma dovrà fare a meno dei suoi tifosi abituali della curva Nord e della curva Sud. La sanzione è stata comminata dopo i cori cantati ieri sera contro i napoletani durante il match di coppa Italia. Essendo sotto diffida, la decisione del giudice sportivo è stata inevitabile.
È stata punita, come al solito, la discriminazione territoriale dei tifosi giallorossi che nei loro cori hanno inneggiato al Vesuvio come mezzo per “lavare” la popolazione partenopea. Non è il primo provvedimento preso contro le curve dei nostri stadi, già in questo campionato Juventus, Inter e Milan sono state costrette a pesanti multe e alle chiusure dei settori più “caldi”. Il derby di Milano è stato a forte rischio per i tifosi a causa delle sanzioni, poi ritirate, dal giudice sportivo, la Juventus ha colto la squalifica come opportunità per riempire le curve di bambini ma i problema è persistito visti gli sfottò dei giovani tifosi al portiere avversario al momento di ogni rinvio. Certo, nulla a che vedere con razzismo o discriminazione territoriale.
Adesso la Roma dovrà fare a meno dei suoi tifosi per due partite interne. Prima affronterà la Sampdoria che Sinisa Mihajlovic ha saputo rilanciare dalla zona retrocessione grazie anche alla splendida vittoria nel derby, poi sarà la volta dell’Inter di Mazzarri, in piena crisi di risultati e d’identità ma vogliosa di cambiare rotta dopo un inizio di 2014 totalmente disastroso.
Nel frattempo Rudi Garcia, dopo la sofferta vittoria di coppa contro il Napoli di Benitez, si prepara al derby contro la Lazio. I biancocelesti non hanno ancora perso in campionato sotto la gestione del rientrante Edy Reja e non vogliono concedere nulla ai concittadini visto anche il risultato dell’andata che premiò i giallorossi grazie alle reti di Balzaretti e Ljajic.