David Beckham torna in MLS. La notizia ha dell’incredibile perchè lo Spice Boy non torna per giocare ma per fondare una squadra di calcio, o meglio di soccer, nella città che per eccellenza si è sempre dimostrata fredda e distante dallo sport più amato al mondo: Miami.
Il progetto è sicuramente azzardato e ambizioso: portare il calcio in questa città della Florida dove il Basket è una vera e propria religione e LeBron James è l’unico Dio riconosciuto e venerato da milioni di tifosi. Non è poi da sottovalutare la passione ed il giro d’affari intorno alla NFL con i Miami Dolphins idoli di casa e icone immense come Dan Marino e Don Shula certificano una storia secolare.
Come se non bastasse vi è un precedente negativo infatti, nel 2001, dopo sole quattro stagioni l’unica squadra di calcio di Miami si ritirò dalla Major League Soccer e fallì a causa dei guadagni risicati ottenuti.
Ma allora perchè David Beckham si è lanciato in un progetto che sembra aver davvero tutti i contorni di una pazzia?
Sicuramente l’orizzonte americano è in forte espansione come testimoniano le sempre più frequenti tournè dei club europei negli Stati Uniti e i molti gloriosi giocatori come Henry o Xavi che pensano all’MLS come termine finale della propria carriera. Una cosa è certa: lo Spice Boy è uno dei pochi inglesi ad aver fatto breccia in America e la sua straordinaria immagine può aprire porte destinate altrimenti a restare ben chiuse per chiunque altro provasse a portare avanti un’impresa di questo genere.
David è stato sin da subito chiaro nel divulgare le proprie intenzioni: “Voglio creare una squadra da zero e ho intenzione di lavorare sodo per questa città rendendo questo team di successo. Avremo giocatori fantastici…sono già interessati a venire a Miami“. Incalzato sulla questione stadio, requisito fondamentale per lo sbarco in MLS, ha poi aggiunto: “Non vogliamo fondi pubblici. Finanzieremo il nuovo stadio da soli, se realizziamo questo progetto, saremo grandi partner“.
La tempistica non è stata fornita ma pare che entro il 2016 tutto possa essere pronto per l’iscrizione alla Lega statunitense che oggi conta 19 squadre, pronte a salire sino a 22.
L’amicizia personale che lega Beckham a LeBron James potrebbe garantire, almeno inizialmente, quella passione iniziale per dar linfa a questo ambizioso progetto.
Il resto dovrà farlo David che però chiude le porte a Sir Alex Ferguson, nome di lusso, accostato alla panchina della neo squadra: “Penso che sia uno dei più grandi allenatori di tutti i tempi ma ha preso una decisione, vuole godersi la pensione e Ferguson non cambia mai idea“.
Vedremo nei prossimi mesi gli interessanti sviluppi di questa stravagante operazione non solo sportiva ma anche commerciale e pubblicitaria, in linea con le caratteristiche del personaggio che le darà vita: David Beckham.
Dopo aver vinto tutto con le gloriose maglie del Manchester United, Real Madrid, Milan, PSG e Los Angeles Galaxy un’altra avventura attende lo Spice Boy, business man sicuramente poliedrico capace di muoversi in molti campi, da quello sportivo, al quello cinematografico e alla moda, passando per quello pubblicitario dove rappresenta senza dubbio una vera e propria icona mondiale.
Miami attende il suo patron ma solo il tempo ci dirà se Beckham avrà vinto l’ennesima sfida della sua vita. Sono accettate scommesse sui possibili esiti, noi consigliamo vivamente di scommettere a suo favore, difficilmente ne uscirete sconfitti.