È la voce che accompagna in maniera passionale ogni sfida del Napoli, tra sofferenza e grande gioia: parliamo di Raffaele Auriemma, telecronista del Napoli per Mediaset Premium, che è intervenuto ai microfoni di bloglive per offrire un’importante ed esaustiva panoramica sugli azzurri e sul torneo di Serie A.
Napoli flop: potevamo aspettarci qualcosa in più?
“Sì. Per qualcosa in più intendo non trovarsi a quindici punti dal primo posto. Magari cinque-sei, almeno questa era la prospettiva di inizio stagione e sulla quale credo nessuno possa dire il contrario. Alcuni episodi hanno portato il Napoli a perdere troppi punti contro formazioni di bassa classifica. In casa il Napoli è stato sconfitto dal Parma, ha pareggiato contro Udinese, Sassuolo e Chievo, sciupando la vittoria a Bologna, sino alla disfatta assoluta di Bergamo. In tal senso ci si aspettava di più. È vero, in Champions si sono comportati bene, pur con risultati sfortunati: con dodici punti non era mai successo che non si passasse il turno. La Coppa Italia può alleviare le pene di un campionato trascorso senza entusiasmi. Speriamo che il Napoli ribalti la gara di andata, rientrando in finale e speriamo che trovi la Champions, senza la quale il campionato sarebbe un disastro”
Nello specifico cosa non è andato?
“Lo potremo dire solo a bocce fermo, però…”
Però?
“Fino ad ora la squadra, a mio avviso, è stata rinnovata troppo con undici acquisti nuovi tra estate ed inverno. E su questi nuovi giocatori, uniti a quelli che già c’erano, è stato adottato un sistema di gioco molto diverso rispetto agli altri anni. Era prevedibile che qualcosa non funzionasse, non si può avere tutto e subito. Peccato, perché all’inizio tutto stava filando per il verso giusto fino a quando si è innescato un corto circuito che non ha permesso al Napoli di giocare come in precedenza”
Benitez: bocciato o promosso?
“Giudizio sospeso, aspetto che completi la stagione. Le sue squadre solitamente vengono fuori verso il termine, in Primavera. Basti ricordare cosa fece con il Liverpool, vincendo la Champions, o lo scorso anno quando con il Chelsea ha ottenuto l’Europa League. Parliamo di due trofei, che né reds né blues, in quelle stagioni, hanno vinto godendo dei favori del pronostico. Aspetto la fine per valutare Benitez”
La Juventus sta dominando questo campionato senza patemi: cosa manca alle altre?
“L’aggressività che caratterizza i bianconeri dal primo all’ultimo di ogni partita. Questa voglia di vincere ogni volta, sempre, appartiene ad un gruppo formato da campioni e che viene da tre scudetti consecutivi, perché questo sarà il terzo, che però non hanno creato appagamento in una squadra plasmata perfettamente dal tecnico. Il gruppo ha assimilato alla perfezione i valori agonistici di Antonio Conte”
L’Inter alla lunga sta venendo meno, con risultati scadenti. Eppure la squadra di Mazzarri è ancora al sesto posto: è un’emblema di un livello molto basso della A?
“Indubbiamente. Se in Serie A perdi due valori come Inter e Milan, resta davvero poco. Quest’anno c’è stato il ritorno della Roma dopo due annate in cui più che i giocatori, gli errori sono ricaduti nella scelta degli allenatori. L’Inter è nel bel mezzo di un cambiamento radicale, che non poteva essere vissuto senza questi traumi nei risultati. Il problema è un altro: Mazzarri è stato troppo bravo a far fare a questa squadra troppi risultati utili all’inizio, che hanno illuso San Siro. Ma qualcuno si è dimenticato che questo gruppo, scremato dal triplete, vede giocatori che non ne hanno più o che non ne avranno mai. C’è bisogno di un restyling completo guidato da Mazzarri, che assieme a Conte vedo come il miglior allenatore in Italia”
Il mercato si è concluso: chi ha operato meglio?
“Juventus e Roma, che hanno lavorato per qualità e non per quantità. I bianconeri hanno integrato l’attacco, chiaro sintomo di un club che vuole vincere l’Europa League nel proprio stadio. La Roma ha puntellato i reparti urgenti, ecco. Balzaretti ha troppi problemi fisici ed è stato preso Bastos. In mezzo serviva un’integrazione forte, Nainggolan è il più indicato”
Mercato del NapolI: giudizio?
“Un buon mercato, per me è 6.5 abbondante. Sono stati presi dei calciatori che non cambiano il valore assoluto dell’organico, ma integrano la rosa. Ghoulam è stato acquistato per via della partenza di Armero, serviva qualcuno più giovane con margini di miglioramento. Jorginho per me è stato un colpo a sorpresa. La mancata convocazione per l’Europa mi sembra una scelta incomprensibile, anche se Benitez l’ha giustificata in un modo che sinceramente non può essere condiviso. Ha caratteristiche di cui sono sprovvisti gli altri centrocampisti del Napoli. Per cui dico che è stato un errore non portare Jorginho nell’elenco dell’Europa League. Henrique lo scopriremo, è un mistero. Ha giocato in grandi club ed è tornato in Brasile per giocare in B. Potrebbe partecipare al Mondiale, ma ancora non lo abbiamo visto giocare. Vedremo…”