Mercato Torino: pochi sacrifici, tante conferme

La sessione invernale di calciomercato del Torino si é conclusa senza botti ma con tante conferme. La squadra guidata da Ventura ha partecipato al mercato di gennaio come spettatrice, cogliendo le opportunità più allettanti per far cassa, senza però sconvolgere l’equilibrio tattico instauratosi nel corso di questi mesi, ed assicurandosi, in prospettiva, qualche giovane di talento. Voto in pagella: 6.

Tra le operazioni in uscita quella maggiormente rilevante riguarda il terzino Danilo D’Ambrosio, che passa all’Inter. Cessione sicuramente di livello, ma non eccessivamente sofferta dal club granata che già da qualche settimana ha trovato diverse soluzioni tattiche adeguate alla sua sostituzione. Economicamente l’operazione frutta quasi 2 milioni di euro e come contropartita, per la prossima stagione, si aggiungerà alla rosa il giovane Benassi, centrocampista promettente ex primavera Inter, quest’anno in forza al Livorno.

Arriva in prestito dal Sassuolo il centrocampista Kurtic, che sostituirà Brighi, il quale ha intrapreso l’esatto percorso inverso dello sloveno, approdando al Mapei Stadium. Alla rosa granata si sono aggiunti anche Tachtsidis preso dal Catania, ed il giovane terzino Vesovic svincolatosi dalla Stella Rossa.

Ciò che più conta per il Toro é essere riusciti, per l’ennesima volta, a trattenere sotto la mole il simbolo granata degli ultimi anni, quell’Alessio Cerci per il quale Milan e Juventus si sarebbero date battaglia a colpi di offerte e controfferte. Grazie alla fantasia del numero 11, alle sue giocate propiziatrici di reti per i compagni, ai suoi 10 gol, che si sommano agli 11 del gioiellino Immobile e grazie al tatticismo perfetto dato alla squadra dal saggio Ventura, il Torino é distante solo una manciata di punti dalla salvezza matematica e si trova meritatamente in settima posizione, a parità di punti con l’Inter.

Sconvolgere la squadra non avrebbe avuto senso, ma probabilmente inserire qualche centrocampista dai piedi buoni in più (l’ultimo Tachtsidis si é rivelato davvero poca roba) avrebbe dato ulteriore equilibrio alla rosa e reso più competitivi i granata, al fine di mantenere sempre vive le speranze europee.

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