“Make your influence positive” esclama il sottotitolo del video creato dall’associazione NAPCAP (National Association for Prevention of Child Abuse and Neglect) che sta facendo il boom di visualizzazioni. Un tema, quello promosso dal video, caldo e sentito dalla società, una società figlia della precedente e madre della successiva. Una società che spesso dimentica di essere stata influenzata e di influenzare. O che semplicemente ne è inconsapevole, può darsi. Forse.
E sono le piccole negligenze quotidiane, che i bambini guardano e che i bambini metteranno in atto. Perché il genitore è un modello, un punto di riferimento da emulare. Sin dalle prime parole pronunciate, il bambino imiterà i suoni che la mamma o il papà emettono. Capirà e associerà in seguito, in quanto essere pensante.
Proprio la carrellata di quelle convinzioni, create dalla loro capacità di pensiero, che diventano deformi e radicate nella mente dei bambini a causa di un modello sbagliato, scorre davanti agli occhi degli abitanti del web, che inevitabilmente riflettono su quanto sia facile, ogni giorno, dare un esempio errato, insinuare un’idea malfatta nella mente del proprio figlio e lasciare che cresca e si concretizzi.
Dalla lattina gettata sull’asfalto, al mozzicone di sigaretta lanciato all’entrata della metro, alle urla contro la mamma, alle imprecazioni al volante. Situazioni che capitano continuamente, a chiunque. Noncuranze che solo l’educazione, una morale salda, l’amore per il prossimo e dei buoni modelli, possono evitare.
Perché un bambino crede in qualcosa se vede i suoi genitori crederci fermamente ed insistere affinché ci creda anche lui. Un bambino ha fiducia nel bene se sua madre e suo padre combattono perché avvenga nelle piccole cose di ogni giorno.
Sessanta secondi, questi, che possono davvero cambiare il modo di vedere le cose.
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