Coppa Davis: un grande Fognini porta l’Italia ai quarti di finale

Tutti sulle spalle di super Fognini: il numero uno azzurro batte Carlos Berlocq ed il rumorosissimo tifo dei 15000 del Mar del Plata, portando l’Italia per il secondo anno consecutivo ai quarti di finale del World Group della Coppa Davis. Ora gli azzurri sfideranno in casa la Gran Bretagna di Andy Murray, che ha eliminato a domicilio gli Stati Uniti.

Quindi non è stato necessario ricorrere alla quinta, pericolosissima, sfida per decidere chi avrebbe passato il turno tra i padroni di casa argentini e gli azzurri. E’ stato il tennista di Arma di Taggia, numero 15 del mondo, a regalare all’Italia il punto decisivo battendo un Carlos Berlocq mai domo, che ha provato a sopperire al divario tecnico con il ligure attraverso una partita tutta lotta e cuore.

Che l’impresa non sarebbe stata facile si era intuito sin dal primo parziale, con Fognini capace di strappare per ben 3 volte il servizio all’avversario, eppure costretto ad un rischiosissimo tie break per aggiudicarsi il set. Equilibrio sovrano anche nel secondo parziale, con il ligure che è sembrato sempre bisognoso del famoso centesimo necessario per arrivare al dollaro: superiore in tutti i fondamentali eppure costretto ad inseguire l’idolo di casa che, spinto da un pubblico locale rumorosissimo (ai limiti della scorrettezza), chiudeva per 6 giochi a 4 un meritato secondo parziale.

A questo punto è venuta fuori la classe e la tenuta mentale di un Fognini che appare finalmente un tennista maturo e pronto all’assalto alla top ten. D’altronde era impensabile che Berlocq potesse mantenere quel ritmo per tutta la partita. Chiuso il terzo set per 6-1, “Fogna” compie l’allungo decisivo nel quinto gioco del quarto parziale vincendo per 6 a 4 senza concedere alcuna palla break in questi ultimi due parziali.

Una partita, dunque, matura da parte del ligure, che si è davvero fatto carico delle difficoltà dei suoi compagni conducendo l’Italia per mano a questi agognati quarti di finale da giocarsi in casa contro la Gran Bretagna di Andy Murray. Un leader dentro e fuori dal campo, capace anche di sostenere i suoi compagni, aspetto fondamentale nella coppa Davis dove il gruppo, spesso può fare la differenza. Emblematico come, nel doppio di sabato, sia riuscito ad estrarre il massimo da un Simone Bolelli fermo da quasi un anno, sostenendolo nei momenti difficili del match. D’altronde le oltre 7 ore in campo accumulate in questo weekend da parte di Fognini sono sinonimo di attaccamento alla causa, segno di un maturità finalmente raggiunta.

Negli altri incontri, detto della Gran Bretagna, fa specie il 4 a 1 rifilato dalla Germania ad una Spagna priva dei suoi big. Bene la Svizzera, che con Federer e Wawrinka, ha passeggiato sui resti della Serbia (priva, oltre che di Djokovic, di Tipsarevic e Troicki). Cappotto della Francia all’Australia: i bleus schieravano i loro uomini migliori alla caccia di questa benedetta “insalatiera” che sarebbe il sigillo alla crescita di tutto il movimento tennistico transalpino, capace non solo di offrire grandi exploit con i suoi big, ma anche di proporre 15 atleti tra i primi 100 del mondo. Passano inoltre il turno il Kazakhistan, il Giappone e la Repubblica Ceca detentrice del trofeo.

Questi gli accoppiamenti per i quarti di finale (in maiuscolo la nazione che giocherà la sfida in casa): ITALIA – Gran Bretagna, SVIZZERA – Kazakhistan, FRANCIA – Germania e GIAPPONE – Repubblica Ceca.

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