Trenta giorni per potersi muovere liberamente sul mercato e la sensazione che la squadra ha ancora qualche lacuna. Il Napoli di Aurelio De Laurentis rischia di restare in un brutto limbo, quello della mancata quadratura. Il perché? Niente di catastrofico sia chiaro, ma viste le spese e gli obiettivi di inizio stagione essere già fuori dalla lotta scudetto può essere visto come un piccolo fallimento per questo a gennaio ci si aspettava una scossa. Il mercato sembra aver migliorato l’unico aspetto che già andava bene e quei famigerati 50 milioni di euro da investire (parola di ADL) non sono usciti dalle casse, lasciando intatti i limiti della squadra azzurra.
Brilla il colpo (perché di colpo si tratta) Jorginho, talento cristallino e nuovo cervello per il centrocampo di Benitez, ma serviva dell’altro. Servivano guerrieri, giocatori di corsa ed equilibrio ed invece la rosa, a livello numerico, sembra la stessa. In difesa mancava un terzino affidabile ed Armero è stato sostituito dal 23enne Ghoulam. In mezzo il bisogno di avere un centrale di spessore era alto ed invece è andato via l’inutilizzato Cannavaro per far posto ad Henrique. Per carità, giocatori che potranno dimostrare tutto il proprio valore sul campo però stavolta serviva qualcosa di affermato. Niente Bastos, Mascherano, Essien, Agger, Skrtel o Nainggolan, nomi giusti ma forse poco fattibili. Si poteva evitare di far partire per l’Inghilterra Nocerino o cercare di inserirsi nella trattativa Guarin. La certezza era che quei 50 milioni si potevano investire a Cagliari per il pacchetto Astori-Nainggolan, ma è anche vero che sicuramente Bigon in questi giorni ha fatto il massimo per migliorare la squadra.
La sensazione però c’è, non va via, è sempre la stessa. Il Napoli, così com’è, quelle pecche difensive non sembra averle colmate e solo il rientro di Zuniga, Mesto e Berhami potrà cambiare (in meglio) le cose per Benitez. Ora non bisogna fasciarsi la testa perché non è un “Napoli da rifare” oppure un “Napoli in crisi” perché Benitez ha per le mani una rosa di qualità ed un secondo posto da assalire. Le sue dichiarazioni però sono state abbastanza chiare: “Mercato? Non perfetto ma ora siamo più equilibrati” segno che quel qualcosa in più si poteva fare.