La ballerina che danzò contro Putin

La giovane ballerina russa Aleksandra Portiannikova, ha eseguito un brano de Il Lago Dei Cigni indossando solo un tutù bianco ed un paio di manette a venti gradi sottozero.
La “follia” di questa ragazza era una forma di protesta, alla vigilia della consegna al Cremlino, da parte di Amnesty Internetional, di una petizione contro le leggi “liberticide” russe. La ballerina ha sfidato il gelo proprio nei giardini della piazza di Porta Iauski, non molto lontano dagli uffici dell’amministrazione presidenziale.

Mentre Aleksandra volteggiava sulla neve, ripresa dai siti russi che l’hanno subito messa in rete, alcuni militanti hanno esposto un cartello che riprendeva una citazione per PutinUna delle priorità dello Stato e della società deve essere il sostegno del movimento per le difese dei diritti umani“.
Per poter abolire le leggi “liberticide”, Amnesty Internetional ha raccolto oltre 300 mila firme in tutto il mondo, di cui 100 mila solo in Olanda.

Aleksandra Portiannikova ha giustificato la sua protesta spiegando “La mia azione è contro le leggi che si approvano nel nostro Paese che ledono i diritti dell’uomo. Voglio sottolineare e ricordarvi che ci sono dei seri provvedimenti che limitano il diritto d’espressione, vietano la propaganda omosessuale tra minori e costringono le Ong con fondi esteri a registrarsi come ‘agenti stranieri’. Purtroppo nel nostro Paese si può chiedere l’autorizzazione per una manifestazione solo in un posto dove nessuno, eccetto i giornalisti, può vederla“.

Il giornale di opposizione Novaia Gazeta, dove lavorava anche la famosa giornalista Anna Politkovskaia, ha giudicato l’esibizione della ballerina scrivendo “È l’immagine di una Russia commovente ma priva di libertà“.

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