Serata turbolenta quella vissuta ieri da Massimo Cellino, presidente del Cagliari e in trattativa per l’acquisto del Leeds United. Trattative di calcio mercato febbrili, spostamenti di giocatori sull’asse Sardegna-Inghilterra e infine la notizia dell’esonero dell’attuale allenatore della squadra inglese, Brian McDermott. Un’operazione “ordinata” dall’imprevedibile dirigente sardo agli uomini della società, non essendo stato ancora ratificato il passaggio di proprietà. Una decisione da presidente, di chi presidente ancora non lo è a tutti gli effetti.
I tifosi del Leeds, venuti a conoscenza dell’accaduto e già da tempo in prima linea per la difesa del proprio allenatore, hanno manifestato il loro malcontento asserragliando Cellino all’interno dello stadio, Elland Road, cercando un immediato chiarimento con il loro possibile nuovo presidente. Alla base della svolta societaria e dell’allontanamento di McDermott ci sarebbero frizioni interne, con il coach dei Whites che avrebbe posto il veto alla presenza di Gianluca Festa, braccio destro e uomo di fiducia di Cellino, durante lo svolgimento di una seduta di allenamento.
Le 8 partite senza vittoria sono state il motivo ufficiale del ribaltone in panchina, ma non c’è da meravigliarsi del finale di questo inizio di avventura inglese di Cellino. Fin dai primissimi giorni erano circolate insistenti, le voci di possibili nuovi scenari per la guida tecnica della squadra, con rumors che davano anche Max Allegri in procinto di partire alla volta di Leeds. Attualmente la squadra è stata affidata a Neal Redfaern, in attesa di sviluppi non solo sul lato calcistico ma anche in ambito societario. La commissione inglese che deve valutare il trasferimento di quote dirigenziali, non ha ancora dato l’avallo alla cessione del Leeds a Cellino stesso, viste le traversie giudiziarie che hanno portato in carcere il presidente del Cagliari per la questione stadio di Is Arenas.
I tifosi inglesi non hanno di certo perso tempo per contestare la prima decisione autoritaria di Cellino, che, a sua volta, non si è lasciato scappare la chance di rafforzare la sua fama di mangia-allenatori. Si attendono sviluppi, per capire anche e soprattutto se effettivamente l’operazione Leeds possa andare a buon fine. L’inizio non è certamente dei migliori.