Ogni serie tv ha la sua easter egg. Non solo i film sul grande schermo. Che si tratti di una battuta o di un’immagine intenzionalmente nascosta, gli show televisivi d’oltreoceano sono una miniera preziosa di citazioni, riferimenti incrociati, curiosità e camei d’eccezione. Il più delle volte l’easter egg vuole essere un omaggio ad un caposaldo della cultura popolare, altre volte invece ci troviamo di fronte a citazioni autoreferenziali. Scovarli non è sempre una passeggiata. Magari sono lì, proprio davanti ai nostri occhi ma non riusciamo a vederle. Serve pazienza, intuito, attenzione e tanta, tanta conoscenza delle serie tv. Solo così al termine della caccia all’easter egg nascosta potremmo esclamare: “Eureka!”. Da Lost alle più recenti Breaking Bad e The Walking dead, abbiamo passato in rassegna le serie più seguite degli ultimi anni, cercando fino al più piccolo indizio. Queste che seguono sono alcune delle easter eggs che siamo riusciti a trovare.
Battlestar Galactica
Nella nuova versione di Battlestar Galactica (2004), tra le varie navi della flotta che volano nel cielo di Caprica City, si possono individuare anche navicelle che richiamano ad altri famosi show sci-fi. La più eclatante è sicuramente quella che si vede nel pilot, ovvero “Serenity”, la navicella di Firefly, la serie creata da Joss Whedon.
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Band of Brothers
Oltre a produrla (assieme a Steven Spielberg), Tom Hanks ha anche diretto la miniserie Band of Brothers, e non solo. Nell’episodio numero 5, dal titolo “Punto cruciale”, l’attore fa una brevissima apparizione come membro dei Red Devils. Nella scena la 101° Divisione Aviotrasportata celebra il salvataggio riuscito dei soldati britannici (siamo al minuto 31.50 dell’episodio); sulla sinistra, in mezzo al gruppo di soldati, c’è Tom Hanks con berretto rosso calcato in testa.
Bones
Nel settimo episodio della quinta stagione di Bones, “Uno strano chef”, alle spalle di Vincent Nigel Murray si vede uno schermo con la radiografia dell’inconfondibile capoccione di Homer Simpson. Il motivo è presto spiegato: l’episodio è stato trasmesso nella settimana di festeggiamenti per il ventennale dei Simpsons, per l’occasione la Fox ha deciso di omaggiare la serie di Matt Groening seminando easter eggs nei suoi show di punta.
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Ma non è tutto. La quinta è stata una stagione davvero ricca di omaggi. Nell’undicesimo episodio va di scena la celebrazione del cult X-Files, a partire dal titolo “The X in the file” fino alla inconfondibile colonna sonora usata nell’episodio; nell’episodio numero diciassette invece troviamo alcuni riferimenti alla saga horror Nightmare, tra cui il cameo del suo celebre interprete Robert Englund.
Breaking Bad
Nel corso di Breaking Bad, il creatore dello show Vince Gilligan e il suo team di sceneggiatori hanno infilato una quantità innumerevole di citazioni nascoste. Il più delle volte assumono la forma di riferimenti “interni” che addirittura anticipano gli avvenimenti dello show stesso, come la faccia mezza bruciata dell’orsetto rosa, motivo ricorrente della seconda stagione, che richiama quella maciullata di Gus (nell’episodio 13 della quarta stagione).
Altre volte il crime drama della AMC ci ha regalato gemme segrete che si riferiscono a dei capisaldi della cultura popolare. Quando scopre che è stato Walt ad avvelenare Brock, Jesse arriva ad un passo dall’ucciderlo (Episodio 4×12, “End Times”). La scena di Jesse che punta la pistola contro Walt ricorda molto una scena simile del film di Tarantino, Le Iene. Solo una coincidenza, visto che Walt, a differenza di Steve Buscemi, non è armato. Dov’è la citazione allora? Nei nomi: il personaggio di Buscemi si chiama Mr. Pink, e il cognome di Jesse è Pinkman. E ancora, Harvey Keitel si chiama Mr. White, proprio come il cognome di Walt. Se non è una citazione questa!
Quando Hank alla fine scopre chi è in realtà “Heisenberg” (Episodio 5×08, “Volare alto”), lo scontro che ne segue con il cognato Walt non è molto dissimile da quello, nel Padrino – parte II, in cui Michael Corleone si rivolge al fratello Fredo con la celebre battuta “Fosti tu a tradirmi. E m’hai spezzato il cuore”.
Sherlock
A volte, è tutta una questione di famiglia. Come l’easter egg dell’episodio “The Empty Hearse”, il primo della terza stagione della serie tv Sherlock. A baker street infatti hanno fatto la loro comparsa i genitori del detective più famoso al mondo. E sorpresa, mamma e papà Holmes altri non sono che Wanda Ventham e Timothy Carlton Cumberbatch, i genitori dello Sherlock televisivo Benedict Cumberbatch.
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The Walking Dead
La AMC ha conquistato una grossa fetta di popolarità negli ultimi anni grazie a Breaking Bad e The Walking Dead. E quando ti ritrovi ad avere due grandi show sulla stessa rete, la possibilità di Easter eggs e di riferimenti incrociati è praticamente d’obbligo. La macchina che Glen ruba in The Walking Dead ad esempio, è identica alla Dodge Challenger rossa e nera che Walt compra a suo figlio nell’episodio “Cornered”.
Una coincidenza? O magari solo un accordo vantaggioso di product placament tra la AMC e la casa automobilistica. Non si può dire lo stesso invece della scena in cui Daryl rovistando in una busta piena di pillole si imbatte in alcune metanfetamine blu, un riferimento più che intenzionale ai cristalli blu di Walt White in Breaking Bad.
Dawson’s Creek
Due curiosità direttamente dal teen drama Dawson’s Creek: nell’episodio “Terrore sul set” della sesta stagione CJ dice a Jen di voler passare la notte di Halloween guardando il film Halloween:H20: una delle protagoniste del film era proprio Michelle Williams. Nell’episodio numero sette della prima stagione (“Detention”) Joshua Jackson aka Pacey scherza su quanto gli piacesse la saga di The Mighty Ducks. Indovinate chi era il protagonista? Sì, proprio lui.
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Arrow
La serie della CW (in onda su Italia uno) è piena di riferimenti più o meno evidenti al vasto universo mitologico della DC Comics. Nell’episodio della prima stagione, “Un uomo a pezzi”, al party a tema prigione Oliver indossa una tuta con il numero 399.471. Questo è il codice esadecimale HTML per la tonalità specifica di verde utilizzato su green Arrow nei fumetti.
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Nell’episodio 18 della prima stagione Diane Lance dice alla figlia Laurel che: “That red eye to Central City, should be home in a Flash!” (che in italiano è diventato “C’è un volo notturno per Central City, così arriverò presto a casa”). La parola “flash” potrebbe essere un indizio dell’arrivo del personaggio di Barry Allen, che compare in tre episodi della seconda stagione col volto dell’attore Grant Gustin, e che sarà protagonista di una serie spin-off dedicata a Flash, sempre prodotta da The CW.
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Smalville
Nella popolare serie CW che raccontava le avventure del giovane Clark Kent prima di diventare il supereroe che tutti conosciamo, non sono mancati riferimenti incrociati e strizzatine d’occhio alla mitologia passata di Superman. E’ il caso del cameo di Christopher Reeve, indimenticabile Uomo d’acciaio del grande schermo, o di Teri Hatcher, già interprete di Lois Lane nella serie del 1993 Lois&Clark e apparsa nell’episodio 8 della decima stagione nel ruolo di Ella Lane, la madre della futura giornalista.
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Castle
In Castle appaiono di frequente easter eggs, o cenni che ammiccano a precedenti lavori del protagonista Nathan Fillion. Il più ricorrente è quello al ruolo del capitano Malcolm Reynolds in Firefly, la serie che ha portato Fillion al successo. Nella seconda stagione, l’episodio “Vampire Weekend” si apre proprio con una citazione al personaggio di Firefly: Richard si maschera per Halloween da cowboy dello spazio indossando un vecchio cappotto marrone. “Non l’hai indossato cinque anni fa?” chiede la figlia Alexis (all’incirca nello stesso periodo in cui usciva Serenity, il fantawestern tratto dalla serie di Whedon).
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Il costume indossato da Castle non è l’unico a ricordare vecchi ruoli. Alla fine dello stesso episodio, durante il party di Halloween, Esposito (Jon Huertas) e Ryan (Seamus Deaver) indossano rispettivamente il costume di un soldato e di un medico: due chiari riferimenti al Sergente Espera di Generation Kill e al Dr. Iav Devlin di General Hospital.
Heroes
I fan dei fumetti non sono nuovi ai cameo di Stan Lee nei cinecomic Marvel, ma il papà di Spider-Man e degli X-Men si diverte ad apparire anche altrove. In Heroes, nell’episodio “Unexpeted”, ad esempio, lo troviamo alla guida dell’autobus su cui sta per salire Hiro.
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Altro cameo degno di nota è quello di George Takei (Sulu in Star Trek) nell’episodio “The Fix”. Guardate la targa della sua auto: NCC-1701. Se siete trekkiani doc non dovrà esservi sfuggito il riferimento. Ebbene sì, è il numero di servizio dell’Enterprise!
Fringe
Nel decimo episodio della terza stagione, “The Firefly”, Walte Bishop indossa un paio di occhiali con le lenti blu e rosse, un’invenzione di un suo vecchio amico, il Dr. Jacoby dello stato di Washington. Un chiaro omaggio a Twin Peaks. Nella serie tv creata da David Lynch, l’eccentrico psichiatra Lawrence Jacoby indossava lo stesso paio di occhiali.
Quello di Twin Peaks non è il solo omaggio a una serie culto che troviamo in Fringe, anche Lost è stata al centro di un easter egg, e non poteva che essere altrimenti visto che entrambe le serie sono state partorite dalla mente geniale di J.J. Abrams. Nell’episodio 1×09 la compagnia del biglietto aereo che Mark Young tiene in mano è la Oceanic Air. Per i Lost addicted il nome risulterà familiare: è con l’incidente aereo del volo Oceanic 815 che tutto ha inizio.
Flash Forward
Quando i lostiani di tutto il mondo si chiedevano cosa fosse successo dopo l’esplosione di Jugheon, il pilot di Flash Forward (la cui prima stagione fu trasmessa in contemporanea con la sesta e ultima della serie di Abrams) piazzava nelle prime immagini, quello che all’epoca venne additato come un grosso spoiler in vista del finale di serie. Se guardiamo con attenzione, dietro l’auto in cui siede Joseph Fiennes, si può vedere un cartellone pubblicitario della Oceanic. Il claim dice tutto: “record assoluto di voli sicuri”. Ovvero nessun aereo caduto, nemmeno il volo 815 (o no?).
Lost
I diabolici sceneggiatori, Damon Lindelof e Carlton Cuse, si sono divertiti a disseminare riferimenti più o meno espliciti all’universo di Lost, nell’arco delle sei stagioni, stuzzicando la curiosità dei fan che si sono scervellati in questa caccia all’indizio, per scoprire i segreti dell’isola misteriosa. Il più grande e ricorrente easter egg sono i numeri di Hugo (4, 8, 15, 16, 23, 42) che compaiono praticamene ovunque e sempre. Ma in Lost non sono mancati messaggi nascosti, camei di parenti, amici e membri della troupe (la moglie di Michael Emerson è apparsa nello show come la mamma di Ben), anagrammi (nella terza stagione il nome delle pompe funebri Hoffs/Drawlar è l’anagramma di Flash Forward, l’espediente narrativo introdotto proprio a partire da questo episodio) e continui parallelismi narrativi tra le stagioni, come quello tra la prima scena del pilot e il finale di serie.
Se i riferimenti interni abbondano, non mancano nemmeno quelli esterni. Nell’immagine, la pagina del giornale che ha in mano Rose pubblicizza le sigarette “Morley”, lo stesso brand fittizio usato da Mulder e dal celebre “uomo che fuma” di X-Files (ai più attenti lo stesso pacchetto di sigarette lo si vede anche in Breaking Bad!).
Once Upon a Time
Gli sceneggiatori e produttori di Once Upon a Time, Edward Kitsis e Adam Horowitz, hanno omaggiato il loro glorioso passato a Lost inserendo innumerevoli easter eggs nella serie fantasy della Abc. Tra i migliori: l’orologio di Storybrooke fermo alle 8:15 (un riferimento al volo Oceanic 815); lo sticker di Geronimo Jackson sull’auto di Emma; il civico della casa di Regina, #108 (la somma dei numeri di Lost); le barrette di cioccolata “Apollo” viste svariate volte anche in Lost.
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Se i personaggi della serie sono un chiaro riferimento alle favole portate sul grande schermo da Walt Disney, non mancano certo anche riferimenti nascosti al mondo di Topolino ,che appare in un cameo nell’episodio 19 della prima stagione.
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