L’Italia centro-settentrionale è sott’acqua. La violenta ondata di maltempo che da ieri si è abbattuta sulla penisola sta creando danni e disagi in molte regioni. Colpite soprattutto Lazio e Toscana, dove l’acqua ha invaso nuovamente le città. In particolare nella Capitale traffico in tilt e massima attenzione per il Tevere, mentre un treno è deragliato vicino Viterbo, fortunatamente senza conseguenze per i passeggeri.
Il violento nubifragio ha messo in ginocchio Roma già dalle prime ore della mattina con allagamenti e disagi per le strade e nella metro. Roma Nord e litorale le situazioni più critiche.
Il sindaco Ignazio Marino ha convocato l’unità di crisi in Campidoglio ed è stata disattivata la Ztl del centro storico. La Protezione civile di Roma ha raccomandato a tutti i cittadini di spostarsi solo se strettamente necessario, vista la situazione di allerta.
Un corso d’acqua minore è esondato a Prima Porta costringendo i cittadini a cercare rifugio sui tetti. L’acqua è entrata anche nelle abitazioni e negozi e locali interrati sono completamente allagati.
Sul Tevere due persone sono rimaste bloccate su un barcone e sono poi state tratte in salvo dai vigili del fuoco.
Queste le scene riprese a Roma per Bloglive da Andrea Papale.
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A via di Affogalasino, Zona Portuense, Roma Sud, almeno trenta centimetri di acqua invadono la strada.
Il Tevere, ripreso da Ponte Marconi, mostra tutta la potenza della sua piena e mentre la pioggia non accenna a diminuire, continuano anche i disagi per il traffico.
Anche in Toscana ha suscitato preoccupazione l’Arno nella zona di Pisa e anche se l’allerta è poi rientrata, sono numerosi gli evacuati.
La spiegazione di questo fenomeno di continue e abbondati piogge, a cui siamo stati abituati già dalla tragedia delle bombe d’acqua in Sardegna, e che poi ha colpito Liguria ed Emilia, è spiegato dai meteorologi. Tutto sarebbe dovuto ai cambiamenti climatici e al surriscaldamento globale: le temperature più alte non permettono all’acqua di trasformarsi in neve e quindi di bloccarsi sulle montagne e questo provoca invece i grandi nubifragi che si abbattono in pianura, facendo ingrossare in maniera improvvisa anche i corsi d’acqua.