“Ti piacciamo ancora?”
Riunite tutte insieme come in una foto di gruppo, le principesse disabili di Alexsandro Palombo esortano il lettore con questa provocazione a caratteri Disneiani – “Do you still like us?”.
Alexsandro Palombo, artista salentino, ha puntato tutta la sua carriera da designer sul sense of humor, concetto dal quale prende nome anche il suo blog: un concentrato di colori esplosivi e provocazioni che attingono al sociale.
Due anni fa Alexsandro ha incontrato quella che, forse, è la provocazione più spietata: a tu-per-tu con il tabù per eccellenza, Alexsandro ha lottato contro una forma tumorale che l’ha condotto a fare i conti con il controverso mondo dei portatori di handicap.
Alexsandro ha voluto lanciare una provocazione, nella speranza di sensibilizzare l’opinione pubblica: “Quando prendo i mezzi pubblici per andare in ospedale, quattro volte a settimana – racconta il 38enne salentino – non c’è mai nessuno che si offra di lasciarmi il posto, nonostante abbia una gamba paralizzata. Milano è una città assente verso i disabili, non c’è una politica di educazione nei confronti degli ultimi, come ho imparato sulla mia pelle tutti potremmo trovarci in quella condizione, se non valutiamo il problema – avverte – faremo torto ai nostri figli”.
A qualcuno capita di essere fortunati, ad altri meno. Ma a tutti capita di essere bambini ed avere un immaginario ancora incontaminato dai molteplici luoghi comuni.
Perché se sei un portatore di handicap sei un diverso, e sei sei diverso non puoi mai essere una principessa del fantastico mondo Disney – del resto le principesse sono tutte tremendamente perfette.
“Se la Disney prendesse posizione – dice – influirebbe sull’immaginario globale dei bambini, ed è attraverso i loro occhi che si cambia il mondo.” (ndr)
È partendo da questo concetto che nascono i disegni di Alexsandro.
La riproduzione delle principesse che accompagnano la nostra infanzia da generazioni è fedele a quella tradizionale. Sono belle come noi le ricordiamo.
C’è Biancaneve sulla sedia a rotelle che viene spinta dal principe azzurro, Cenerentola fa la prova della scarpetta di cristallo infilandola sulla protesi, Ariel ha un braccio monco e Pocahontas cammina sulle stampelle: “Hai mai visto una protagonista disabile in un film Disney? Forse no perché la disabilità non corrisponde agli standard Disney”. Sono queste le parole dell’artista AleXsandro Palombo che disegna le nuove principesse disabili nelle nuove illustrazioni pubblicate dall’artista sul suo blog humorchic. “Ti piacciamo ancora?”. Palombo è conosciuto per esser stato uno stilista provocatorio e aver combattuto una rara forma di tumore; da due anni vive sulla sua pelle la condizione di disabile, “incontrando discriminazioni che non potevo nemmeno immaginare”.
“Mia figlia Rebecca impazzirebbe per le principesse disabili, un giorno ha strappato una gamba a una Barbie e mi ha detto ‘mamma, sono stanca di tutta questa perfezione”. Queste sono le parole di Elena Muserra De Luca, pr di moda e mamma di Rebecca, 8 anni, affetta da Sma e con disabilità motoria al 100%. Qualcosa sta cambiando? Sembrerebbe proprio di sì: “In Germania ho visto dei manichini fatti sul corpo di diversamente abili messi in vetrina e in Italia Diesel ha fatto una campagna pubblicitaria con una modelle tetraplegica, sono piccoli passi – commenta – in direzione della normalizzazione”, ha continuato poi.
Senza dubbio l’impatto è forte. Vi ricordate di Becky, un’amica di Barbie in sedia a rotelle? La Mattel l’aveva proposta circa 20 anni fa, ma non sembra esser mai stata portata sul grande mercato: “Vogliono nascondere le differenze, ma le persone diversamente abili sono anche spendenti, visto che siamo in un mondo di business – considera la mamma di Rebecca – dovrebbero fare prodotti anche per queste persone che sono parte della società“.
Qualcosa sta cambiando, in meglio per fortuna.
[Articolo a cura di Fabiola Granier e Francesca Pagano]