Formalizzata l’accusa di vilipendio nei confronti del capo dello Stato a carico di Giorgio Sorial. Il deputato del M5S, durante una conferenza stampa di presentazione di una lettera che il Movimento intendeva inviare al presidente Napolitano per chiedergli di tutelare l’opposizione, aveva usato l’espressione “boia Napolitano” per indicare l’operato del Presidente, poco rispettoso della condizion dell’opposizione.
La deputata del PD Stella Bianchi ha presentato un esposto che ha portato all’apertura di un fascicolo da parte della procura di Roma. Titolare delle indagini sarà il pool reati contro la personalità dello stato coordinato dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo. Secondo la prassi, la procura dovrà ora chiedere l’autorizzazione a procedere al ministero della Giustizia poichè il reato rientra tra quelli per cui è necessario il via libera del Guardasigilli.
Indagato per “offesa all’onore e al prestigio del Presidente della repubblica“, Sorial ora rischia da uno a cinque anni di carcere.
Non si sono fatte attendere le reazioni alle parole di Sorial. Pina Picierno, responsabile Legalità del PD, chiede a Grillo di dissociarsi dalle parole del “suo” deputato. Emanuele Fiano dice che “le squallide parole provano a nascondere il rischio che il movimento di Grillo sta facendo correre agli italiani e cioè che la continuazione del loro ostruzionismo in aula alla Camera possa portare alla decadenza del decreto Imu-Bankitalia e dunque all’obbligo per tutti i cittadini del pagamento dell’Imu. Sorial dovrebbe scusarsi, ma non lo farà. L’aumento della volgarità nelle loro parole è direttamente proporzionale alla povertà delle loro idee”.
Mentre il capogruppo alla Camera di Forza Italia Renato Brunetta chiede che vengano disposte sanzioni contro Sorial: “il deputato del Movimento 5 stelle, Giorgio Sorial, autore di questo intollerabile e inaccettabile insulto ha dimostrato tutta la sua ignoranza politica. Nel dibattito, anche aspro, è possibile criticare chiunque, anche il Capo dello Stato, ma non si deve mai oltrepassare la soglia del consentito e del lecito. Limite di buon senso che il collega ha clamorosamente superato. Il presidente della Camera, Laura Boldrini, valuti eventuali provvedimenti in merito”.
Solidarietà a Sorial, invece, dai suoi colleghi di movimento.