“Ma guarda un po’ che combina quell’interista di Pisapia“. Qualche milanese rossonero avrà sicuramente pensato qualcosa del genere leggendo questa mattina nelle pagine locali del Corriere della Sera la notizia a dir poco clamorosa, che vedrebbe il Comune del capoluogo lombardo escludere il Milan da San Siro per una norma presente nel “Codice Etico dello sport” che Palazzo Marino starebbe mettendo a punto negli ultimi giorni. La legge infatti dovrebbe provvedere che chi ha subìto condanne a più di due anni o presenta motivi di ineleggibilità alle cariche pubbliche, non possa gestire strutture sportive comunali.
Condanne a più di due anni pendono sulla testa del Presidente onorario della squadra rossonera, Silvio Berlusconi che al processo Mediaset è stato condannato a quattro anni per frode fiscale. Nessuna invenzione del Comune meneghino, ma una norma che si rifarebbe al Testo unico degli enti locali (legge 267/2000). Il Cavaliere sarebbe escluso in toto anche dalla seconda norma, ancora più severa, che andrebbe a colpire chi ha condanne anche di primo grado o è stato interdetto dai pubblici uffici.
Il quotidiano di via Solferino riporta che al lavoro sul codice etico ci sarebbero due consiglieri comunali, David Gentili e Anna De Censi, entrambi del Partito democratico: i due vorrebbero portare il documento nelle commissioni antimafia e sport entro metà febbraio. Una questione anche politica dunque, che però creerebbe un danno all’immagine non da poco al Sindaco della città, Giuliano Pisapia, già all’opera per cercare soluzioni. Soluzioni che verrebbero comunque etichettate come ad personam, poiché andrebbero a svilupparsi con l’intenzione di salvare il patron della squadra rossonera.
Il Milan fuori da San Siro sarebbe qualcosa di veramente clamoroso. Negli ultimi mesi Barbara Berlusconi e Adriano Galliani si erano mostrati interessati alla costruzione di un nuovo stadio per i tifosi rossoneri nella zona dell’Expo. Che sia l’occasione buona per dar vita al progetto?