Palazzi storici abbandonati e abitazioni dei centri storici cambiano volto grazie all’arte di Jan Vormann, artista tedesco di soli 27 anni, che sta già facendo parlare di sé “riparando”, con i mattoncini Lego, le crepe ed i fori presenti nei muri di alcune città come Amsterdam, Venezia, Berlino, Tel Aviv e New York.
Durante un festival di arte contemporanea, “20Eventi”, che si é tenuto nei pressi di Roma, si é messo a passeggiare nel paesino di Bocchignano, in provincia di Rieti, ed é rimasto colpito dalla varietà di materiali utilizzati nelle costruzioni.
Il tedesco é partito da Bocchignano con un progetto, Dispatchwork, che é divenuto globale: aggiustare piccoli buchi negli edifici con il Lego. Vormann vuole dipingere con mattoncini giocattolo colorati i muri grigi delle città, rendendo labile il confine tra funzionalità e gioco, confondendo l’architettura, il design, l’urbanesimo e il gioco dei bambini. L’effetto ottenuto è molto curioso. Secondo “l’operaio dell’arte”, la cui officina é la strada, chiunque può diventare un Dispatcher e infatti il progetto ha raggiunto tutti i continenti nel mondo
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La sua idea, tanto semplice quanto originale, di utilizzare il Lego per riempire i buchi che, nelle sue peregrinazioni notava nei palazzi, più o meno involontariamente, ha dato vita a una particolare forma di street art. La “Lego street art”, così viene chiamata, é una soluzione originale per ravvivare e dare colore agli angoli bui delle nostre città, spesso abbandonate a se stesse e corrose dal tempo.
Certo Jan Vormann non garantisce sull’affidabilità e la durata nel tempo della sua riparazione, ma la sua soluzione é comunque un toccasana contro la tristezza insita nello scenario urbano giornaliero, dando quel tocco di colore e magia un po’ fanciullesco ad antri insospettabili e decadenti.
Dispatchwork é stato creato grazie al generoso sostegno di numerose fondazioni, organizzazioni e privati che hanno costituito una rete mondiale di partecipazioni.