Sono state confermate le accuse contro Tiziano Ferro per aver evaso le tasse. 3 milioni di euro. Questa è la cifra che il cantante italiano avrebbe sottratto al fisco.
Al centro delle indagini, avviate all’epoca dalla procura di Latina, c’è la residenza all’estero del cantante. Pur avendo spostato la sua residenza a Londra, Ferro non avrebbe passato tempo a sufficienza fuori dall’Italia per rendere effettivo il suo trasferimento.
L’Agenzia delle Entrate ha avviato gli accertamenti sul patrimonio del cantautore nel 2009 per verificare se il cambio fosse, appunto, fittizio o reale.
A nulla è valso il ricorso di Tiziano Ferro. Nel suo appello il cantante chiedeva l’annullamento dell’accertamento emesso nei suoi confronti per compensi non dichiarati, pari a 2 milioni di euro. La commissione Tributaria regionale, però, ha respinto il ricorso di Ferro e confermato le sentenze di primo grado.
“La documentazione fornita – si legge nella sentenza – appare di fatto inconsistente e non rappresentativa al punto da provare che il contribuente si è realmente trasferito nel Regno Unito ovvero in grado di avallare la tesi”. Continua: “dalle numerosissime apparizioni televisive e radiofoniche gestite da società italiane, la prevalenza dell’attività artistica esercitata in Italia rispetto a quella svolta nel Regno Unito, l’utilizzo di carte di credito, praticamente quotidiano per acquisti effettuati in Italia, voli aerei, l’uso di uno studio di registrazione a Milano, notizie stampa e profondi legami familiari testimoniati dalla ricostruzione di viaggi effettuati da e verso Latina” appare chiaro l’intento evasivo del cantante di evadere le tasse .