Presto tornerà il freddo in Italia. Le temperature, che fino ad ora hanno incredibilmente rasentato medie autunnali, scenderanno drasticamente già a partire dalla settimana prossima: ultimi rovesci sulle isole e sulle coste adriatiche, poi via al gelo.
La prima ondata arriverà nel week-end, sebbene per domenica si preveda una giornata soleggiata. L’aria polare in arrivo dal nord Atlantico piomberà nel Mediterraneo tra lunedì e martedì, passando attraverso la Valle del Rodano ed attivando un vortice ciclonico destinato a restare attivo per giorni.
Neve a bassissima quota già da lunedì in Toscana, Umbria ed Emilia. da lì in poi, con l’avanzare della notte, gelo e neve proseguiranno verso est arrivando a lambire Romagna, Marche e Lombardia, con neve anche in pianura. Nel frattempo, al centro sud sono previsti temporali.
Martedì la morsa continuerà a stringere su Marche, Romagna ed Umbria (prevista ancora neve fino ai duecento metri). “Dopo una breve tregua di martedì sera – spiega Antonio Sanò, direttore del sito meteo.it – mercoledì giungerà una forte perturbazione alimentata e sospinta di aria fredda polare che entrerà con forza dalla Valle del Rodano“.
Dunque, da mercoledì cadrà neve copiosa su Milano, Torino, Emilia occidentale e successivamente arriverà in Veneto.
Non scampa però neanche il versante occidentale, con neve a bassa quota addirittura in Liguria per via della cosiddetta tramontana scura.
Al centro sud, l’inverno arriverà invece sotto forma di nubifragi: già dal fine settimana è allerta meteo a Roma, mentre per la prossima si prevedono forti rovesci in Campania, Basilicata occidentale e Calabria tirrenica. Sulle isole maggiori si prevedono grandinate. Neve sull’Appennino centrale (fino ai quattrocento metri) e su quello meridionale (a ottocento metri).
L’inverno dunque si era preso una semplice tregua dall’ultima ondata di novembre, tanto che nelle zone tirreniche centro-meridionali della Toscana, sull’intera Campania, sui bacini Agri-Sinni in Basilicata e sul settore nord tirrenico della Calabria è stato alzato ad arancione il livello di criticità per il rischio idrogeologico . Criticità media anche elle zone di Modena e Reggio Emilia, già provate dalla recente alluvione, in cui gli sfollati continuano a diminuire ma restano comunque ancora a centinaia.