Il club del ricchissimo “zar” di Russia Rybolovlev, il Monaco, potrà continuare a disputare tranquillamente la Ligue 1, la prima competizione del calcio francese, dopo aver sborsato una cifra di 50 milioni di euro. Alla società monegasca era stata intimata la cancellazione dal torneo qualora non avesse spostato la sede legale, entro giugno di quest’anno, all’interno del territorio francese per motivi di equità fiscale. A risolvere il problema é bastato un compromesso.
Il Caso
È risaputo di come il Principato di Monaco rappresenti un paradiso fiscale per gli investitori stranieri, in quanto si può godere di una riservatezza garantita da parte degli operatori bancari, oltre che di una facile possibilità di eludere tassazioni presenti nel resto d’Europa. Il patron russo del primo club di Montecarlo si rese furbo acquistando una società che effettivamente si trovava fuori dal territorio francese ma che disputava le medesime competizioni degli altri team transalpini: non avrebbe pagato le ingenti tasse previste per le società francesi, ma avrebbe potuto liberamente sfidarle in campionato.
Un’incongruenza che venne fuori nel momento in cui il Parlamento francese, con il presidente Hollande in testa, decise di proporre una legge ad hoc che avrebbe dato la possibilità allo Stato di attingere ad un’importante percentuale (il 75%) dello stipendio destinato ai calciatori: la cosiddetta tassa di Ibra, che il Monaco, non stando in Francia, non avrebbe mai pagato.
In estate il Monaco acquistò giocatori del calibro di Falcao, James Rodriguez e Joao Moutinho, pagando in totale 170 milioni di euro in tutta la sessione, garantendo loro stipendi faraonici ma di cui la Francia non avrebbe mai visto un euro di ritorno economico. La federazione calcistica provò a riparare alla gaffe imponendo il trasferimento della sede legale del club all’interno del territorio francese, il club monegasco rispose con un secco no: “per anni la sede é stata nel Principato e da quì non ci spostiamo“.
Dopo vari mesi di tira e molla tra i vari protagonisti il discorso sembra essersi chiuso ieri: il Monaco corrisponderà una somma di 50 milioni di euro in favore della Lega Francese per poter mantenere la sede invariata e continuare a disputare il campionato di Ligue 1.
Fine della storia
La squadra del presidente russo continuerà a poter garantire gli stipendi più elevati del calcio francese, la Federazione calcio accoglierà una somma importante continuando a garantire una netta iniquità di trattamento verso le altre società, lo Stato ed i cittadini francesi non riceveranno un Euro dagli stipendi d’oro dei giocatori del Monaco. Un paradosso se si pensa che tutto ciò accade mentre Platini, francese, impone alle società Uefa di rispettare il rigido schema del fair play finanziario e di rispettarlo senza compromessi.