Sono otto i film in uscita questa settimana, che tra horror, commedia e animazione attireranno in sala un pubblico piuttosto variegato. Tra i cinefili italiani c’è fermento per l’arrivo sul grande schermo di una delle pellicole più attese della stagione: The Wolf of Wall street. L’ultimo film di Martin Scorsese è il titolo di punta del prossimo weekend cinematografico. E non potrebbe essere altrimenti vista la dote di cinque candidature agli Academy Awards che si porta dietro, compresa quella a Leonardo DiCaprio, che con questa sua straordinaria interpretazione di uno spregiudicato affarista potrebbe conquistare finalmente il suo primo Oscar. Il film si ispira alla storia della fulminante e folle ascesa, seguita da una rovinosa caduta, di Jordan Belfort, il broker di successo di Wall Street dedito a truffe milionarie. Un moderno Caligola come lo ha definito DiCaprio, che mosso da una smodata avidità, sprezzante delle regole, viene risucchiato in un vortice di droga ed eccessi, fino all’amaro epilogo.
La mostruosa creatura nata dalla penna di Mary Shelley, torna sul grande schermo in I, Frankestein, horror-action diretto Stuart Beattie, tratto da una graphic novel di Kevin Grevioux. Duecento anni dopo la sua creazione, Adam, il celebre mostro portato in vita dal Dr. Frankestein (che stavolta avrà le sembianze di Aaron Eckhart), è ancora in circolazione sulla terra e diventerà oggetto del contendere di una lotta che da secoli vede contrapposti il Bene e il Male. In possesso della chiave per la sopravvivenza o la distruzione del genere umano, Adam dovrà fare i conti con la propria coscienza e scegliere da che parte schierarsi.
Atmosfere più gradevoli si respirano in Tutta colpa di Freud, unico titolo italiano in uscita questa settimana. Nella sua nuova commedia Paolo Genovese scomoda il padre della psicoanalisi per raccontare la storia di una famiglia, quasi tutta al femminile, alle prese con i più svariati problemi di cuore. Il protagonista è Francesco Taramelli (Marco Giallini), un noto analista costretto a risolvere i casi “disperati” di tre giovani pazienti assai particolari: una diciottenne (Laura Adriani) follemente innamorata di un cinquantenne; una lesbica (Anna Foglietta) che decide improvvisamente di diventare etero; e un’appassionata di libri (Vittoria Puccini) che si innamora di un cleptomane. Tutto sotto controllo, o quasi, visto che le tre pazienti sono anche le sue adorate figlie.
Divertimento assicurato anche nella commedia Last Vegas con i quattro premi Oscar Morgan Freeman, Robert De Niro, Michael Douglas e Kevin Kline diretti da Jon Turteltaub. Un film sull’amicizia e un inno alla terza età in chiave umoristica, che racconta la storia di quattro inseparabili amici che si ritrovano dopo anni a Las Vegas per celebrare l’addio al celibato di uno di loro. Nonostante l’età avanzata, Archie, Paddy, Billy e Sam sono decisi a spassarsela in memoria delle notte brave di un tempo. Arriva invece dalla Francia la commedia Tutto sua madre, film diretto e interpretato da Guillaume Gallienne (che si ispira alla pièce teatrale Les Garçons et Guillaume, à table) nella doppia veste di sé stesso e sua madre, per raccontare la storia tanto esilarante quanto dolorosa della sua vita: quella di un ragazzo cresciuto che con difficoltà riesce a trovare la sua identità (eterosessuale) nonostante i condizionamenti dell’ingombrante e amata madre, per assecondare la quale ha da sempre cercato di immaginarsi e agire come una ragazza.
Ad attendere i più piccoli in sala c’è il film A spasso con i dinosauri, avventura animata in 3D ambientata nella preistoria, con protagonista il piccolo cucciolo di Pachirinosauro Patchi alla ricerca del suo branco tra mille ostacoli, difficoltà e incontri con i temibili predatori. In uscita anche il visionario Red Krokodil del regista italiano Domiziano Cristopharo, un dramma psicologico low budget che mette in scena gli effetti distruttivi della dipendenza dalla droga “cannibale” su un uomo giunto all’ultimo stadio della sua esistenza; e Hannah Arendt, il film di Margareth Von Trotta in sala il giorno della memoria per ricordare la filosofa ebrea negli anni in cui prese forma il suo grande e discusso capolavoro La banalità del male.